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Islamici ancora al Tar: ora vogliono uno spazio al cimitero
Islamici ancora al Tar: ora vogliono uno spazio al cimitero. L’associazione Moschea Abu Bakar di Magenta si affida nuovamente al Tar per ottenere chiarezza sul diniego da parte dell’Amministrazione Calati in merito alla richiesta di uno spazio per le sepolture all’interno del cimitero.
Nuovo ricorso al Tar: il motivo
Come riporta Prima Milano Ovest, «Abbiamo saputo di un ampliamento del camposanto nel 2019 – spiega il portavoce Munib Ashfaq – Ci siamo subito attivati per approfondire questo tema e il 13 febbraio abbiamo consegnato ufficialmente la richiesta. Speravamo in un esito positivo, nonostante i contenziosi precedenti». In seguito, a causa dello scoppio della pandemia, l’iter ha subito un brusco rallentamento. Tuttavia, è stata consegnata una comunicazione che preannunciava un esito negativo della richiesta: «Abbiamo ricevuto un preavviso tramite Pec, cui, entro 10 giorni, abbiamo subito risposto, esponendo, di fatto, le nostre osservazioni. Poi, alla fine di giugno, ci è giunto il diniego ufficiale perché avremmo presentato motivazioni non congrue. Ma si tratta, evidentemente, di una decisione politica».
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Munib: “Magenta è casa mia”
Il portavoce chiosa descrivendo il suo radicamento nella comunità: «In Pakistan, mi sento straniero. La mia casa è l’Italia, è Magenta, in cui vivo da 30 anni. Sarebbe triste essere sepolto lontano da questa città».
Sulla nuova iniziativa legale dell’associazione, il sindaco Chiara Calati non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
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