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Migranti, Romagnano vorrebbe solo donne e bambini
I migranti saranno alloggiati nell’appartamento acquistato dalla cooperativa Delta di Milano, che ne gestirà anche la permanenza
Romagnano attende i suoi primi migranti, e la sistemazione indicata per ospitarli, una villetta di via Pajetta abitata al pian terreno da famiglie con anziani e bambini, pare all’amministrazione comunale del tutto inadeguata. Tanto che il sindaco, Cristina Baraggioni, intende chiedere al prefetto se è possibile accogliere solo donne e bambini. Sono otto le persone, di sesso maschile, selezionate per raggiungere in settimana Romagnano; verranno alloggiate nell’appartamento acquistato dalla cooperativa Delta di Milano, che ne gestirà anche la permanenza.
Una soluzione che ha fatto balzare dalla sedia gli amministratori, soprattutto l’assessore all’istruzione, Alessandro Carini, che si dice «assolutamente preoccupato, pur non essendo di principio contrario all’accoglienza». Come in altri centri, anche a Romagnano infatti le decisioni non sono state affatto condivise con le realtà locali. Una scelta calata dall’alto insomma, che, almeno in questo caso, non è stata molto azzeccata. «La Prefettura – prosegue Baraggioni – ha detto che si tratta di persone che sono in Italia da un paio di anni; hanno seguito il corso di lingua, quindi un po’ d’italiano lo parlano. Soprattutto ha assicurato che non hanno mai dato problemi». Gli abitanti che dovranno che dividere la palazzina, un anziano e due famiglie con bambini, sono comunque già state avvisate. «E’ una situazione né cercata né voluta – ribadisce Baraggioni -, che comunque cercheremo di fronteggiare al meglio».
Oltre alla richiesta di donne con bambini il sindaco pensa anche a lavori socialmente utili: «L’intenzione è di mettere a punto una convenzione con la cooperativa per occupare imigranti in lavori utili per il paese. Naturalmente il tutto a carico della cooperativa». Tra i centri della zona, Maggiora, con una trentina di persone, ospita il maggior numero di migranti; hanno trovato accoglienza in un edificio ristrutturato della parrocchia. A Gattinara, il primo Comune della Valsesia che tre anni fa ospitò i migranti, sono 24 e sono alloggiati nella palazzina dismessa dell’ex Sert, di proprietà dell’Asl di Vercelli.
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