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Raccolta firme a Grignasco: no al trasloco della biblioteca

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Quattro isole wi-fi per navigare gratuitamente: sono in arrivo a Grignasco. Quattro isole wi-fi a Grignasco

Il documento è già stato sottoscritto da duecento persone

Alcuni cittadini di Grignasco si mobilitano per chiedere all’amministrazione comunale di non trasferire la biblioteca con una petizione. Il progetto del Comune è di traslocare libri e attività da piazza Cacciami a un’ala del palazzo delle scuola, finora utilizzata per l’allestimento di mostre. La raccolta firme è stata promossa da Angela Miccone, Franca Negri e Gianni Zanellato e sono circa 200 i cittadini che l’hanno sottoscritta nei primi giorni di diffusione.

«Le motivazioni che ci hanno spinto a manifestare la nostra contrarietà – dicono i promotori della raccolta firme – nascono dalla constatazione della vitalità e dell’importanza che la biblioteca ha per la vita culturale di Grignasco, importanza che si esprime fisicamente nella posizione centrale rispetto al paese, affacciata, come si trova ora, sulla piazza più importante e accessibile da parte di tutti coloro che transitano per diversi motivi attraverso piazza Cacciami. Molti cittadini si chiedono il motivo di questa decisione ed esprimono dispiacere e sconcerto. Per coloro che hanno ben presente la storia e la vita politica, sociale e intellettuale che nella biblioteca si è svolta, é come chiudere un vero e proprio “centro culturale” che per 47 anni ha animato tutta la nostra comunità. Aperta tutti i pomeriggi (tranne il lunedì) dalle 15 alle 19 e il venerdì e il sabato alla mattina, la biblioteca è un servizio unico e amato da tutti. Lo spostamento in un altro edificio, quello scolastico, in un’ ala secondaria, un po’ appartata, toglie importanza e centralità a quello che per tanti anni ha funzionato davvero come “polo culturale”, non solo perché sede di libri, ma anche perché luogo di incontri e di relazioni».

Per i promotori della raccolta firme «l’attuale biblioteca è stata voluta così dai suoi ideatori e a questo scopo ha corrisposto anche la struttura architettonica, basata sull’apertura degli spazi, sull’importanza della luce, sulla disposizione a cerchio dei locali, elementi questi di non secondaria importanza per creare un ambiente gradevole e invitante, dove adulti e ragazzi abbiano piacere di entrare e possano sentirsi bene». Da parte sua il Comune spiega che il trasloco offrirà spazi più grandi e maggiore comodità agli studenti. «Noi siamo in disaccordo soprattutto rispetto alla seconda motivazione, perché riteniamo che la biblioteca debba senz’altro collaborare con l’istituzione scolastica, ma non esservi subordinata. I ragazzi dai 6 ai 14 anni rappresentano il 15 per cento dell’utenza della biblioteca e non sono impediti dalla distanza ad usufruirne per ricerche e momenti di studio. Ricordiamo anzi quanti momenti di collaborazione sono stati attuati felicemente in passato tra scuola e biblioteca, senza che la distanza tra i due edifici creasse alcun problema effettivo. La posizione centrale invece favorisce tutta l’altra parte di utenza e soprattutto le persone di una certa età». I tre promotori riconoscono poi il rischio di obsolescenza dell’attuale struttura della biblioteca rispetto alle necessità di risparmio energetico, ma chiedono all’amministrazione di vagliare altre soluzioni affinché la biblioteca rimanga nella sua posizione.

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