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Risorse anticrisi per investire nel Biellese

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Le agevolazioni concesse saranno in gran parte a fondo perduto

Nelle scorse settimane sono state confermate numerose agevolazioni a seguito di importanti azioni istituzionali congiunte di Unione Industriale Biellese, Confindustria, Pointex, Smi ed Euratex, basate sul progetto territoriale “Biella in Transizione”, già considerato best practice nazionale. In seguito alla mappatura predisposta dal Ministero per lo Sviluppo economico, su segnalazione delle singole Regioni, il Biellese ha infatti ottenuto il riconoscimento di “area di crisi non complessa” e, in base a questa classificazione, è stato ammesso a partecipare ai bandi che partiranno a breve. Le agevolazioni concesse saranno in gran parte a fondo perduto, riguarderanno investimenti produttivi e progetti di sviluppo (rinnovo o ampliamento degli stabilimenti, acquisto di nuovi macchinari o impianti, investimenti in ricerca e innovazione, formazione, ecc.) e saranno in parte cumulabili. Questo importante risultato è frutto del lavoro sinergico svolto a più livelli da parte di Comune di Biella, Regione Piemonte e Ministero, in stretta collaborazione con il Sistema confindustriale.
Alla presentazione alla stampa, mercoledì 25 gennaio alle ore 10, nella sede dell’Unione Industriale Biellese, interverranno il presidente dell’Uib Carlo Piacenza, l’assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte Giuseppina De Santis, il consigliere regionale Vittorio Barazzotto, il sindaco di Biella Marco Cavicchioli e il vicepresidente dell’Unione Industriale Biellese, con delega a Innovazione ed Education, Ermanno Rondi, a cui va riconosciuta la paternità di “Biella in Transizione”. Saranno inoltre presenti il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella Franco Ferraris e il presidente della Camera di Commercio di Biella e Vercelli Alessandro Ciccioni. Considerata la grande importanza che questo riconoscimento riveste per l’intero territorio, all’incontro sono invitati a prendere parte anche le autorità locali, i rappresentanti delle istituzioni, i sindacati, le associazioni di categoria, oltre, naturalmente, tutti quei soggetti che, a vario titolo, partecipano al progetto.

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