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Sostegno contro la nuova cava: «Meglio i frutteti»
La Italargille presenta un nuovo progetto su frazione Asei. L’operazione sarà valutata in sede di conferenza di servizi
Sostegno scende in campo contro la riapertura della cava di Asei. Con un documento ufficiale il Comune prenderà parte alla conferenza dei servizi opponendosi al progetto.
La proposta della Italargille di Borgomanero è di creare una cava di calcare in località Terbiei di Sostegno. «L’intervento estrattivo si propone di coltivare calcare dolomitico a uso industriale ripristinando fronti di vecchie coltivazioni minerarie per migliorarne la stabilità a lungo termine – viene spiegato nella relazione dell’azienda -. La destinazione finale dei fronti è di palestra di roccia per una buona parte con l’uso del terreno pianeggiante davanti al piazzale di cavo per tempo libero».
Appena ricevuta notifica dell’avvio del procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto, il Comune si è mosso producendo una serie di documenti contro l’intervento. «Non si intravede nell’opera proposta alcun beneficio per l’interesse pubblico, nè tanto meno alcun beneficio ambientale per il territorio – viene spiegato nella delibera -. Riteniamo che per il recupero ambientale dei luoghi sarebbe sufficiente un intervento di pulizia boschiva per realizzare per esempio una parete di roccia nel fronte scoperto della cava, senza andare ad alterare un habitat inviolato da 50 anni. Di contro non possono essere trascurati i danni effettivi arrecati all’ambiente circostante a spese principalmente della popolazione di Asei.».
In una nota il Comune poi solleva una serie di questioni per dire no al progetto. C’è il problema del flusso costante di autocarri sulla strada provinciale 239, già segnata da diversi cedimenti. E poi c’è l’aspetto ambientale: «Le forti esplosioni – viene scritto nel documento – generano il terrore della fauna selvatica con il rischio che gli animali si riversino in strada. Nel raggio di un chilometro dalla parete di cava sono presenti arnie di api e poco oltre le vigne di Bramaterra Doc in espansione».
La conferenza dei servizi dovrà valutare la necessità di una valutazione di impatto ambientale. «La nostra posizione si legge già nelle pieghe delle osservazioni in merito a questa richiesta – spiega il vice sindaco Leonardo Fasanino -. In realtà rispetto a quello che abbiamo messo nella delibera il questione era principalmente tecnica. La Provincia chiede se ci sono perplessità sul Via. Oltre quindi ad allegare una relazione tecnica abbiamo voluto ricordare che per ben due volte vennero presentate richieste di apertura di una cava ad Asei ed entrambe le volte furono bocciate dai beni ambientali». E Fasanino aggiunge: «Inoltre allo stato attuale non si vede alcun beneficio per il territorio, non sono previsti posti di lavoro. Quella cava per noi non va fatta».
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