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Arrivata Aurora: e l’azienda di Giuseppe Liotta apre una raccolta fondi

L’iniziativa per aiutare la famiglia del calciatore morto a soli 38 anni.

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Arrivata Aurora: e l’azienda di Giuseppe Liotta apre una raccolta fondi. L’iniziativa in omaggio all’uomo apprezzato da molte persone.

Arrivata Aurora: e l’azienda di Giuseppe Liotta apre una raccolta fondi

La ditta Moveco con il supporto di Fondazione Valsesia ha istituito un fondo in memoria di Giuseppe Liotta, servirà per sostenere le spese della figlia Aurora, nata lo scorso 31 maggio. La piccola non ha potuto conoscere il suo papà stroncato da un malore improvviso a inizio anno, ma lei e mamma Federica Soncin sono state circondate da subito dall’affetto  di tante persone. Nei mesi scorsi sono state avviate alcune iniziative di solidarietà che proseguono.

Ora la direzione dell’azienda Moveco Srl,  società di progettazione e realizzazione di sistemi oleodinamici con sede a Grignasco in cui Giuseppe Liotta lavorava,  ha deciso di istituire un fondo con il supporto di Fondazione Valsesia in memoria proprio dell’ex dipendente.

«Noi ci siamo prestati per la parte logistica – spiega la presidente Laura Cerra -. Il gesto di Moveco è stato davvero encomiabile: una parte del fondo è stata messa dall’azienda, un’altra invece dai dipendenti. Chiunque comunque può continuare a contribuire. I soldi serviranno per la crescita della piccola Aurora e per aiutare mamma Federica».

Giuseppe Liotta: chi era

Giuseppe Liotta è stato strappato alla sua famiglia ad appena 38 anni, da sempre è stato un grande appassionato di calcio. “Pè”, questo il suo soprannome, ha calcato i campi della Valsesia vestendo le maglie di Valduggia, Serravallese, Grignasco, Pro Ghemme fino ad arrivare al Valsessera, formazione con la quale stava disputando il campionato di Terza categoria. Attaccante purosangue, Liotta era un uomo spogliatoio e nelle squadre in cui ha giocato ha sempre saputo farsi apprezzare non solo come giocatore ma anche come persona legando con i compagni di squadra e con i dirigenti. Il giorno prima della tragedia si era ancora allenato regolarmente.

In questi mesi di dolore sono state tante le iniziative organizzate da amici ed ex compagni di squadra. Ancora nei giorni scorsi a Serravalle è stato proposto un triangolare tra amici organizzato proprio per ricordarlo. A dare il calcio d’inizio è stata la compagna Federica Soncin, ex giocatrice del Romagnano con cui “Pè” condivideva oltre che la vita anche la passione per il calcio.

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