Cronaca
Bomba carta e tentata estorsione a Grignasco: assolti i due imputati
Vittima un’imprenditore del paese, l’accusa aveva chiesto 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Bomba carta e tentata estorsione a Grignasco: assolti i due imputati. Vittima un’imprenditore del paese, l’accusa aveva chiesto 3 anni e 8 mesi di reclusione.
Bomba carta e tentata estorsione a Grignasco: assolti i due imputati
Nessuna estorsione ai danni dell’imprenditore di Grignasco che tra l’ottobre e il dicembre 2018 prima si trovò una bomba carta contro la propria casa e poi alcuni colpi di pistola esplosi nella sede della sua ditta. I due imputati, un 32enne di Romagnano e un 34enne di Grignasco sono stati assolti dal giudice.
Nei giorni scorsi è arrivata la sentenza in tribunale a Novara. La pubblica accusa aveva chiesto 3 anni e 8 mesi di reclusione per entrambi. I due imputati, secondo la ricostruzione del pm, avrebbero avvicinato l’imprenditore proponendogli protezione in cambio di soldi. Cinquemila euro per stare tranquilli.
Il giudice però ha assolto i due giovani, visto che non sarebbero emerse prove a carico loro. Stando a quanto riferito dai testimoni sarebbe stato l’imprenditore a chiedere la loro protezione. Per questo i loro difensori hanno chiesto l’assoluzione per la mancanza di elementi.
Pressioni sull’imprenditore
Come accennato, il processo era partito in seguito a una denuncia presentata da un imprenditore per i due gravi episodi di minacce ricevute. Secondo l’accusa i due finiti a giudizio avrebbero proposto all’imprenditore di “proteggerlo”, in cambio di soldi, da un pregiudicato con il quale avrebbe avuto dei problemi.
La situazione si fece pesante: il 18 ottobre una bomba carta venne fatta esplodere vicino alla casa dell’imprenditore, che iniziò a spaventarsi. I due poi, sempre secondo il capo di imputazione, sarebbero arrivati a sparare colpi di pistola alla sede dell’azienda: da quell’episodio partì anche l’indagine.
I carabinieri, su ordine della procura a inizio novembre, fecero una perquisizione in casa di uno dei sospettati, trovando una pistola a salve e tre bombe carta, un ordigno artigianale illecito con un effetto esplosivo limitato ma in grado di fare danni. Il quadro accusatorio non ha però retto all’iter del processo, e i due imputati sono stati assolti.
Foto d’archivio
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