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Cronaca

Grignasco imprenditore minacciato con spari e bomba carta

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Droga nei boschi di Ghemme: spacciatori condannati

Grignasco imprenditore minacciato: il caso approda ora in tribunale.

Grignasco imprenditore minacciato

Minacce, bombe carta e colpi di pistola. Ma il piccolo imprenditore non si fece intimorire dalle continue pressioni e minacce a cui era sottoposto e denunciò tutto. I carabinieri avviarono le indagini e trovarono a casa di uno dei sospettati altre bombe carta. Era il 2018, ora la vicenda approda in tribunale a Novara dove un 33enne di Grignasco e un 31enne di Romagnano devono rispondere di tentata estorsione.
La vittima è un piccolo imprenditore artigianale di Grignasco che nel 2018 era stato preso di mira dai due giovani. Dicevano di lavorare per conto di un capo, un pregiudicato che all’epoca era ai domiciliari. Loro garantivano “protezione”.

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Richieste di soldi

Secondo le accuse, le minacce erano state sempre più pesanti. «Paga 5mila euro e non avrai problemi. E soprattutto non fare altre denunce». Avevano riferito alla vittima che già subito dopo i primi contatti non aveva avuto paura di raccontare e denunciare anzichè sottostare alle richieste.
Le pressioni sarebbero iniziate nel giugno 2018 e proseguite per diversi mesi. I due più volte avrebbero fatto visita all’imprenditore proponendo la loro protezione in cambio di soldi, un ricatto che l’uomo non ha mai preso in considerazione. E così dalle parole sarebbero passati ai fatti. A maggio lo avvertirono ancora una volta: «Paga ed eviterai altri problemi». Ma l’uomo non cedeva e così qualche settimana dopo lo fermarono a Romagnano intimandogli ancora di pagare.

Bombe carta e colpi di pistola

Le minacce diventarono pesanti: il 18 ottobre una bomba carta venne fatta esplodere vicino alla casa dell’imprenditore che iniziò a spaventarsi. I due poi, sempre secondo il capo di imputazione, sarebbero arrivati a sparare colpi di pistola alla sede dell’azienda: da quell’episodio partì anche l’indagine. I carabinieri, su ordine della procura a inizio novembre, fecero una perquisizione in casa del sospettato e trovarono una pistola a salve e tre bombe carta, un ordigno artigianale illecito con un effetto esplosivo limitato ma in grado di fare danni.

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