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Migranti a Grignasco, la “ricetta” del Pd: «Serve un piano prima che arrivino»
Il centrosinistra: non bisogna essere né a favore né contro, bisogna essere giusti.
Migranti a Grignasco, la “ricetta” del Pd: «Serve un piano prima che arrivino». Il centrosinistra: non bisogna essere né a favore né contro, bisogna essere giusti.
Migranti a Grignasco, la “ricetta” del Pd: «Serve un piano prima che arrivino»
Se da una parte il sindaco Roberto Beatrice le prova tutte per evitare l’apertura di un centro di accoglienza di migranti, a Grignasco prende posizione anche il Partito democratico, che propone invece un approccio diverso.
«Alla luce degli eventi accaduti nella nostra cittadina, in special modo visti gli atteggiamenti del nostro sindaco Beatrice che, rigorosamente si attiene alle ferree convinzioni leghiste, vogliamo come circolo Pd Grignasco, esprimere quanto segue – scrive in una nota il circolo -. Su una questione così importante e delicata come la collocazione e l’accoglienza di un gruppo di migranti in uno specifico territorio non bisogna essere né a favore né contro, bisogna essere giusti. Tutte le parti in causa lo devono essere, a partire dal prefetto che non può decidere da solo quanti migranti mandare in un paese e dove collocarli senza un confronto con il paese stesso».
Come essere “giusti”
E proseguono: «Deve essere “giusta” la cooperativa che ha in carico di provvedere all’alloggio e alla collocazione dei migranti. Deve essere “giusto” il sindaco di Grignasco che non può perdersi in sterile propaganda sui social alimentando preoccupazione e paura tra i suoi concittadini; il suo compito è quello di rassicurarli e proteggerli, non spaventarli. Prima di tutto il sindaco deve pretendere di avere voce in capitolo con il prefetto ed essere così parte integrante nelle decisioni di quest’ultimo. Fargli capire quali sono le reali possibilità di accoglienza di un paese di 4.000 persone».
«Deve controllare costantemente l’operato della cooperativa affinché predisponga gli alloggi nel rispetto delle norme di sicurezza, verificando davvero che il numero delle persone previste siano ospitate in modo adeguato e dignitoso. Inoltre, il sindaco deve lavorare di concerto con i cittadini, con la parrocchia e con le associazioni del territorio per predisporre al meglio un piano di accoglienza che permetta a queste persone di essere riconosciute come tali, prima ancora che dei delinquenti, scansa fatiche o spacciatori».
Serve un piano prima che arrivino
Il Pd mette anche in luce: «Un piano che deve essere pronto prima del loro arrivo perché possa essere davvero efficace. Queste persone non sono fuggite dalla loro terra per trasferirsi a Grignasco, il nostro paese è stato scelto per loro dalla prefettura come luogo temporaneo in attesa di poter avere i permessi per andare altrove. Tutto questo dovrebbe avvenire nell’arco di 36 mesi. Tempo che può essere infinito senza un piano di convivenza efficace».
«Noi non conosciamo loro e loro non sanno nulla di noi. Davvero pensiamo che questa convivenza che ci è stata imposta se gestita con odio, rifiuto e pregiudizio negativo, possa essere positiva non tanto per loro, ma in primo luogo per noi grignaschesi?». Ed infine: «Il Circolo Pd Grignasco si augura davvero che il sindaco Beatrice sia in grado di gestire questa situazione non con gli occhi della politica spicciola e propagandistica, ma con la saggezza di colui che ha ricevuto il grande compito di guidare i suoi concittadini a vivere in un paese sereno e civile».
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