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Quasi mille firme a Grignasco contro il centro migranti
A breve la sottiscrizione sarà presentata al prefetto di Novara.
Quasi mille firme a Grignasco contro il centro migranti. A breve la sottiscrizione sarà presentata al prefetto di Novara.
Quasi mille firme a Grignasco contro il centro migranti
In paese sono ormai vicino a quota mille le firme per dire no al centro migranti. A Grignasco prosegue la raccolta di adesioni da parte della cittadinanza che si schiera contro il progetto di realizzazione di un centro per l’accoglienza di profughi.
È ormai noto che Grignasco e Ghemme saranno prossimamente sedi di due centri di seconda accoglienza. I progetti hanno diviso l’opinione pubblica tra favorevoli e contrati. E in entrambe le località sono scattate molteplici iniziative volte ad esprimere la contrarietà in merito alla questione.
«Siamo arrivati a 970 firme – annuncia il sindaco Roberto Beatrice -. In questi giorni, in concomitanza con le festività si prosegue a raccogliere le adesioni in anagrafe. Inoltre chi vorrebbe aderire ma non ha la possibilità di spostarsi, possiamo sempre raggiungerlo a domicilio».
La cooperativa non farà passi indietro
E ora si inizia a pensare al prossimo passo. «Termineremo l’iniziativa e faremo avere in Prefettura la documentazione specifica – sottolinea il primo cittadino – vedremo dunque come procedere in seguito».
Parallelamente, come era stato annunciato, il primo cittadino ha avuto modo di incontrare la realtà che si occuperà del centro migranti, in arrivo in centro paese, nei pressi della chiesa parrocchiale. «Ho proposto di rimettere in vendita l’immobile, e nel caso in cui nessun acquirente si fosse fatto avanti, non sarebbe stato da escludere l’eventuale acquisto da parte del Comune – mette in luce Beatrice -. La cooperativa ha riferito di non poter procedere in questo senso perché verrebbero meno alle condizioni riportate da bando».
L’amministratore tiene a questo proposito sottolineare un punto: «Continuo a pensare che la realizzazione di un progetto del genere non abbia come obiettivo l’inclusione ma sia una questione economica – conclude l’amministratore -. Noi comunque continuiamo nella nostra direzione e non cambiamo la nostra posizione in merito alla questione…»
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