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Serravalle ha detto addio alla professoressa Enea Delvecchio

Fu tra le prime donne della zona a laurearsi in Lettere a Torino.

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Serravalle ha detto addio alla professoressa Enea Delvecchio. Fu tra le prime donne della zona a laurearsi in Lettere a Torino.

Serravalle ha detto addio alla professoressa Enea Delvecchio

Nei giorni scorsi la comunità di Serravalle ha dovuto piangere la scomparsa della professoressa Enea (Maria Luisa) Delvecchio. Una stimata insegnante di lettere, che ha formato intere generazioni di studenti con rigore, passione e straordinaria umanità. A ricordarla con affetto è Piera Mazzone, una sua ex allieva, che ne tratteggia un ritratto commosso e vivido.

Nata il 2 maggio 1929, in un anno segnato dalla grande crisi, le fu dato il nome di Enea, come l’eroe virgiliano simbolo di pietas, coraggio e fedeltà. E proprio come l’eroe dell’Eneide, la professoressa Delvecchio ha attraversato il suo tempo lasciando tracce profonde: fu tra le prime donne serravallesi a laurearsi in Lettere a Torino, con una tesi su Jean-Paul Sartre, filosofo esistenzialista francese.
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Una memoria eccezionale

Ricordata come una docente autorevole ma mai autoritaria, seppe ispirare i suoi studenti con metodi innovativi e un pensiero critico che andava oltre il semplice nozionismo. Insegnava italiano, storia, geografia e latino alle scuole medie di Serravalle con uno stile sobrio, riconoscibile anche nel grembiule marrone che indossava per proteggersi dalla polvere del gesso.

«Aveva una memoria fotografica eccezionale e ci riconobbe tutti dal primo giorno», racconta Piera Mazzone. «Ci spingeva a ragionare, non ad imparare a memoria; presentava autori moderni con un approccio diacronico e pretendeva da ognuno il massimo impegno. Il suo metodo di studio mi è servito per tutta la vita». Negli anni successivi, Piera ebbe modo di incontrarla nuovamente, stavolta da adulta, ai corsi di lingua piemontese a Varallo, dove la professoressa partecipava con il marito, il professor Ero Fogli. Sempre eleganti e discreti, ascoltavano con attenzione e rispetto, intervenendo solo quando necessario, e con grande cortesia.

Anni di lavoro a Serravalle

Dopo un primo incarico a Cossato e una parentesi al liceo scientifico di Borgosesia, la professoressa Delvecchio trovò la sua collocazione definitiva all’Istituto “Padre Redento Baranzano” di Serravalle, dove insegnava anche il marito.

Nel 1974 nacque la loro figlia, Donata, che oggi lavora in una farmacia del paese, accogliendo i clienti con lo stesso sorriso gentile e quella sensibilità umana che la madre aveva coltivato. A Donata fu data una figlia cui fu posto nome Lavinia, come la principessa amata da Enea, in un ideale e toccante cerchio virgiliano che si chiude nella memoria e nell’amore di famiglia.

I nipoti Lavinia e Luca erano amatissimi, custodi di un’eredità morale che si tramanda nei gesti, nei valori e nel ricordo di chi ha avuto la fortuna di conoscere la professoressa Delvecchio: una donna colta, discreta e profondamente etica, che ha dedicato la sua vita all’insegnamento e alla crescita delle giovani generazioni.

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