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Il basso Triverese ringrazia e saluta don Claudio che termina il suo mandato di parroco. LE FOTO

Il sacerdote era arrivato 37 anni fa a Pratrivero.

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Il basso Triverese ringrazia e saluta don Claudio che termina il suo mandato di parroco. Il sacerdote era arrivato 37 anni fa a Pratrivero.

Il basso Triverese ringrazia e saluta don Claudio che termina il suo mandato di parroco

Un abbraccio fatto di affetto, stima e amore. Le comunità dell’unità del basso Triverese si sono ritrovate domenica, nella chiesa di Ponzone, per ringraziare e salutare il parroco don Claudio Maggia che termina il suo incarico dopo 37 anni. I tre cori Aurora Montis, cantorie di Cereie e Ponzone hanno animato insieme la messa.

Accompagnato dai ragazzi dell’oratorio

Don Claudio è entrato in chiesa accompagnato dai giovani dell’oratorio, a cui è molto legato. Tra i banchi anche la sorella Miranda che lo ha abbracciato con calore. «Grazie al Signore – ha detto il diacono Adriano Prederigo – per averci donato per 37 anni don Claudio. Con l’animo pieno di gioia, ma anche di tristezza lo salutiamo. Il lavoro che hai fatto in questi anni è stato tanto. Dall’arrivo dei migranti e l’apertura dell’ufficio di solidarietà, dai centri estivi, i campeggi, l’impegno nei confronti degli anziani e delle famiglie. Per andare verso le tue pecorelle sei anche entrato nei bar. E poi c’è stata la Bisaccia, hai unito tutte le comunità del triverese nel sociale con la Caritas e tanti altri progetti. Hai fatto tante attività per servire la tua gente e a te va il nostro grande grazie».

E questo affetto si è evidenziato nelle parole di Maria Facciotto del gruppo Mani Tese: «La tua presenza ci ha accompagnato, e ci accompagnerà ancora nel nostro cammino. Sei stato un punto di riferimento importante».

In regalo una settimana in Valle d’Aosta

Il sindaco Mario Carli ha aggiunto: «Sei riuscito a rendere felice ognuno di noi. Ci hai fatto camminare insieme, con la tua delicatezza, passione e amore. Ci hai fatto riflettere e comprendere valori umani e sociali. Sappiamo che possiamo ancora contare su di te e sulla tua presenza. Se non avrai la forza di tirare avrai quella per spingere. A livello personale pensandoti mi vengono in mente le rose di Atacama, descritte da Coelho. Un deserto arido che in periodo dell’anno diventa un tappeto di fiori. Tu sei riuscito a far fiorire la tua comunità. Grazie».

L’amministrazione ha donato a don Claudio un quadro con una pergamena, mentre la sua comunità parrocchiale un soggiorno di una settimana in Valle d’Aosta (il sacerdote ha sempre amato le montagne). E don Maggia ha detto: «È un grande grazie che dico con tutta la mia voce . Almeno 37 grazie ad ognuno di voi». Ad attenderlo in fondo alla scala esterna i ragazzi con la scritta “Grazie don”.

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