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Il Triverese si stringe alla famiglia del piccolo Enrico, morto a soli tre anni

Sconcerto nella scuola e tra i conoscenti. Non c’è ancora il nulla osta per il funerale.

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Il Triverese si stringe alla famiglia del piccolo Enrico, morto a soli tre anni. Sconcerto nella scuola e tra i conoscenti. Non c’è ancora il nulla osta per il funerale.

Il Triverese si stringe alla famiglia del piccolo Enrico, morto a soli tre anni

Dal giudice non è ancora arrivato il nulla osta per sbloccare il funerale del piccolo Enrico Esteves Sangoi De Paula, il bimbo di appena tre anni e mezzo, morto in un incidente in auto avvenuto a Trivero nella notte tra giovedì 31 ottobre e venerdì 1 novembre. La magistratura ha ordinato l’autopsia, e quindi occorrterà attendere tutti gli accertamenti prima di poter dire addio al piccolo.

Sul luogo dell’incidente sono stati posati fiori, qualche giocattolo appartenuto al piccolo, un lumino. Intanto la comunità di Trivero si stringe intorno alla famiglia brasiliana che ha perso un figlio. E dai conoscenti, soprattutto quelli legati al mondo della scuola dell’infanzia, si condividono i ricordi. «Mancherà il tuo sorriso e la tua copertina con cui ti addormentavi». E’ uno dei tanti ricordi apparsi sui social dedicati al piccolo.

Anche l’amministrazione comunale si è messa a disposizione della famiglia. «E’ una notizia terribile – commenta Elisabetta Prederigo, vice sindaco e insegnante alla primaria di Ronco a Trivero -. Il piccolo frequentava la scuola materna, un bambino pieno di gioia. Come amministrazione siamo vicini alla famiglia e pronti a sostenerla in questo momento difficile». Il parroco don Emanuele Biasetti aspetta di incontrare la famiglia: «E’ una tragedia per l’intera comunità. Siamo vicini ai genitori e ai fratelli di Enrico in questo difficile momento, pronti a dargli tutto il conforto».

La famiglia arrivata dal Brasile

La famiglia di Enrico era arrivata nella primavera scorsa in Italia direttamente dal Brasile. Il sogno di papà Rafael e mamma Viviane era proprio vivere con i loro tre figli in Italia scoprendo le bellezze del nostro territorio.

Enrico frequentava la scuola dell’infanzia di Trivero Ronco. Era un bambino dolce, si portava dietro sempre la sua piccola coperta con la quale si addormentava. A scuola come tutti gli altri bimbi aveva il suo armadietto, lo accompagnava mamma Viviane. Era un bimbo pieno di gioia e allegria. Anche il fratello e la sorella frequentano le scuole a Trivero.

I bambini si sono subito integrati con i compagni e a scuola, era un nuovo capitolo per tutta la famiglia. Sui social mamma Viviane racconta ai connazionali brasiliani la vita in Italia: la neve a Bielmonte lo scorso inverno, la gita al lago Maggiore ad Arona o al lago di Viverone. Ci sono i video dei bambini che per la prima volta giocano sulla neve. Ci sono momenti della nuova vita italiana tra sorrisi e tanti messaggi di felicità e positivi.

La notte dell’incidente

La notte tra il 31 ottobre e l’1 novembre il padre, la madre e i tre figli stavano tornando a casa ed erano a meno di duecento metri dall’abitazione. Erano andati a festeggiare Halloween. In frazione Ferrero, lungo la provinciale che sale da Portula, la loro Opel Zafira condotta dal papà si è schiantata contro un muretto a lato strada. Più precisamente, l’impatto è stato contro lo spigolo del muro che delimita la rientranza di un garage.

Il piccolo ha subito le lesioni maggiori. E’ stato fatto arrivare l’elisoccorso notturno che è atterrato nella piazzola del Centro Zegna, da dove è partita la corsa in ospedale al Regina Margherita. Ma erano troppo gravi le ferite riportate dal piccolo che non ha più ripreso conoscenza. Feriti nell’impatto anche i genitori, il fratello e la sorella che sono stati dimessi dall’ospedale di Biella già nei giorni scorsi. Tutti tranne la sorella, che è stata trattenuta qualche giorno. Ma non ha nulla di grave.

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