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La chiesetta è pericolante, una frazione resta divisa in due
Il curioso caso di Cerreia a Valdilana: poche case ma con le transenne in mezzo.
La chiesetta è pericolante, una frazione resta divisa in due. Il curioso caso di Cerreia a Valdilana: poche case ma con le transenne in mezzo.
La chiesetta è pericolante, una frazione resta divisa in due
Una piccola frazione di una trentina di residenti effettivi che da mesi è divisa a metà. Capita a Cerreia di Soprana a Valdilana dove la località è divisa in due, sbarrata da una grata in ferro con l’ordinanza di divieto di transito in auto e anche a piedi. C’è una ventina di metri di strada in cui non ci si può proprio mettere piede, troppo pericoloso.
Il motivo? L’oratorio della Madonna di Oropa e dei Santi Rocco e Lucia, che si trova in mezzo al centro abitato, incastrato tra le abitazioni, è pericolante.
Un problema di vecchia data
Già in passato il campanile aveva dato qualche problema di stabilità, ma dopo le ultime piogge dell’autunno la situazione statica è risultata compromessa. Si è formata anche una crepa che ha preoccupato i residenti e non solo. E’ stata emessa una ordinanza di chiusura della strada per il rischio di cedimenti. In zona anni fa si erano verificate anche alcune frane, poi risolte.
I disagi non mancano per gli abitanti. Ci sono nuclei familiari divisi da una grata: i genitori da una parte e i figli dall’altra. Se prima per vedersi bastava fare quattro passi ed essere a casa di uno o dell’altro, ora in teoria bisognerebbe prendere l’auto e fare il giro da Ponzone per risalire verso Soprana.
Serve l’ok della Soprintendenza
A fare il punto della situazione è il sindaco Mario Carli: «Il problema di frazione Cerreia a Soprana – spiega è rappresentato dalla chiesetta in centro al borgo che è pericolante. Si è formata una crepa notevole che ha portato alla chiusura della strada».
La stabilità dell’immobile è compromessa, così dice anche una perizia tecnica. «La chiesetta a cui gli abitanti sono molto legati è di proprietà della Curia che ha avviato tutto l’iter per la messa in sicurezza dell’edificio – riprende Carli -. Si tratta di un bene storico e vincolato, quindi è stato presentato il progetto di recupero e messa in sicurezza che ha richiesto anche il nullaosta da parte della Soprintendenza. Una volta ricevuto il via libera si potrà intervenire e successivamente riaprire la strada».
L’iter è a buon punto e tra qualche settimana si spera di poter veder partire il cantiere tornando quindi alla normalità.
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