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Nonno, padre e figli: tutti donatori con l’Avis di Coggiola

Una tradizione della famiglia Selvaggio: i due giovani alla loro prima esperienza di volontari del sangue.

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Nonno, padre e figli: tutti donatori con l’Avis di Coggiola. Una tradizione della famiglia Selvaggio: i due giovani alla loro prima esperienza di volontari del sangue.

Nonno, padre e figli: tutti donatori con l’Avis di Coggiola

Prima donazione di sangue per Davide e Paolo Selvaggio, fratelli gemelli 18enni di Pray. Con loro, nel centro prelievi dell’ospedale di Ponderano c’era a donare anche il papà Devis. Ma pure il nonno Piermario, altro storico volontario dell’Avis di Coggiola, che ha avviato questa tradizione familiare di volontariato.

Classe 1938, Piermario Selvaggio è rimasto iscritto all’Avis fino a che l’età glielo ha permesso, e ha effettuato nella sua vita ben 117 donazioni. Il figlio Devis invece, di donazioni ne ha fatte fino ad oggi 110. Numeri significativi che evidenziano l’importanza di questo gesto, che può salvare delle vite.

Un gesto importante

«Ho sempre pensato che la donazione del sangue fosse importante – spiega Devis Selvaggio –. Da piccolo andavo col mio papà e sentivo i suoi discorsi, così appena ho potuto mi sono iscritto all’Avis di Coggiola e sono diventato donatore. Ho fatto lo stesso con i miei tre figli e così all’età di 18 anni hanno deciso anche loro di donare. Per i due gemelli lunedì è stata la prima esperienza. Devo dire che sono stati davvero contenti di averlo fatto e anche di essere stati accompagnati dal nonno. E’ stato un bel momento di condivisione».

Anche il personale sanitario, vedendo presenti tre generazioni, si è dimostrato contento di questa sensibilità di una famiglia nei confronti della donazione del sangue.

Il volontariato dei giovani

«Fa veramente piacere – spiega Cristian Nichele, presidente della sezione Avis di Coggiola – vedere che una famiglia sia donatrice. Constatare che due giovani di 18 anni si siano subito iscritti alla nostra associazione è davvero significativo e importante. Anche la sorella Eleonora fa parte del direttivo. Si tratta di un messaggio positivo quello che i ragazzi stanno lanciando. Siamo contenti di vedere questa generazioni di donatori, che inizia questo percorso a favore degli altri».

Nell’ultimo trimestre, nella sezione Avis di Coggiola ci sono state 14 nuove domande di iscrizione, di cui otto da parte di giovani sotto i 30 anni.

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