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Nuovo raid di vandali all’ex istituto alberghiero di Caulera
Da Ipai a dormitorio, ora lo storico istituto è allo sfascio, nonostante tante idee e progetti.
Nuovo raid di vandali all’ex istituto alberghiero di Caulera. Da Ipai a dormitorio, ora lo storico istituto è allo sfascio, nonostante tante idee e progetti.
Nuovo raid di vandali all’ex istituto alberghiero di Caulera
Saracinesche alzate fanno capire che qualcuno all’interno dell’ex istituto alberghiero di Caulera a Trivero è entrato. La porta centrale è ancora sbarrata e chiusa. Ma se si va a vedere quelle laterali, utilizzate per la sicurezza, si scopre che una è stata forzata e il vetro rotto.
Casi simili di vandalismo non sono nuovi in paese, e per tutelare gli immobili storici ora abbandonati si erano eretti muri e dichiarate pericolanti le strutture, ma questo a quanto pare non è bastato a tenerli lontani. L’immobile rimane nel silenzio di Caulera ormai abbandonato da anni, da quando nel 2018 la scuola venne trasferita a Mosso per maggiore comodità. Eppure questo immobile era stato concepito come un albergo.
Si era parlato anche di un progetto di rilancio, in prima battuta era stato l’ex Comune di Trivero a lanciare un bando di idee proprio per raccogliere progetti volti alla valorizzazione della struttura. Alcuni anni fa si era deciso di proporre l’ex alberghiero come location di eventi e si presterebbe anche visto che in fondo l’edificio è nato come albergo.
L’ex Ipai
E dall’altra parte della strada c’è l’ex Ipai di Caulera, di proprietà della Provincia di Biella, che continua a rimanere chiuso. L’istituto provinciale assistenza infanzia, dedicato alla memoria di Gianni Zegna, venne costruito nel 1952 e fino alla metà degli anni Settanta accolse i bambini tra i sei anni e l’età lavorativa offrendo loro un luogo di residenza e corsi di scuola elementare e professionale.
Era di fatto un orfanotrofio, ma l’istituto accoglieva anche bambini provenienti dalle frazioni dell’alto triverese. C’erano stanze che ospitavano i bambini, in un’altra ala c’erano le aule, ma anche saloni per la palestra e il refettorio. Una struttura utile che però è stata dimenticata da anni.
Successivamente era diventato dormitorio per gli studenti dell’alberghiero e per qualche tempo pure colonia estiva. L’immobile era stato messo in vendita, ma non sono mai arrivate offerte.
Negli anni scorsi era stato preso di mira dai vandali, si trovavano infatti finestre aperte, qualcuno aveva girato anche video finiti sui social. Ora tutti gli accessi sono stati murati, anche perché, come si legge fuori, l’edificio è pericolante.
L’opera sociale
Gli istituti dell’alto Triverese rimangono chiusi tra cartelli di pericolo e vandalismi. «Il progetto delle opere sociali – si legge nella bacheca in legno a Caulera sistemata anni fa per spiegare l’importanza dei due stabili- volute da Ermenegildo Zegna a Trivero proseguì oltre il Centro costruito nelle vicinanze del lanificio e le abitazioni per i dipendenti che si trovano lungo il primo tratto della Panoramica».
«Nel 1953-1954 venne costruito l’albergo San Bernardo, un forte incentivo allora allo sviluppo delle potenzialità ricettive della zona. Dopo la costruzione di nuovi alberghi nelle vicinanze di Bielmonte, il “San Bernardo” venne donato al Comune di Trivero e trasformato in istituto alberghiero, frequentato da centinaia di studenti. Poco distante sorge l’edificio dell’ex Istituto per l’infanzia abbandonata la cui costruzione venne promossa da Ermenegildo Zegna».
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