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Valdilana perde due giovani medici: è scaduto il contratto

L’Asl “al lavoro per trovare una soluzione”, ma un migliaio di pazienti saranno comunque costretti a cambiare dottore.

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Valdilana perde due giovani medici: è scaduto il contratto. L’Asl “al lavoro per trovare una soluzione”, ma un migliaio di pazienti saranno comunque costretti a cambiare dottore.

Valdilana perde due giovani medici: è scaduto il contratto

Dopo un anno e mezzo di relativa calma, a Valdilana e in valle di Mosso si torna a parlare della mancanza di medici. Akim Soukrat e Hamid Zariate avevano preso servizio l’1 giugno del 2022, ma il loro contratto scadrà l’1 di novembre. Entrambi avevano lo studio nel poliambulatorio di Valle Mosso ma seguivano anche pazienti provenienti da tutta Valdilana e dai piccoli centri della valle.

Grazie al loro arrivo la situazione in zona si era stabilizzata, nessun paziente era più rimasto senza un medico di riferimento. Ora bisogna trovare una soluzione e tra i pazienti c’è chi si troverà nuovamente a cambiare.

Possibili soluzioni

Un primo aiuto sarebbe già arrivato dalla conclusione dell’iter dovuto alla specializzazione per un medico cossatese, Alessandro Cavalotti, già in servizio nella zona della Valle di Mosso, e che potrà alzare il numero dei pazienti seguiti fino a 1.500 (i due medici che lasciano avevano un numero di pazienti massimo di 650 a testa). A questo punto anche l’innesto di un nuovo professionista potrebbe andare a migliorare la situazione.

Ma quello della carenza dei medici di libera scelta è un problema che perdura ormai da tempo: «I numeri – spiega il sindaco Mario Carli – non solo nel nostro contesto, ma in generale, sono più bassi rispetto alle reali necessità e questo è un dato di fatto che non si risolve nel breve tempo. Ciò che ci conforta è sapere che Asl stia lavorando sin da subito per l’assegnazione di due nuovi medici di medicina generale».

L’Asl Biella aal lavoro

Come era successo anche in passato, l’Asl Biella ha già avviato l’iter per trovare i sostituti. Verranno consultate le liste per capire se qualcuno è disponibile al trasferimento, ci sarà quindi l’avviso pubblico per un incarico temporaneo. Se nessuna di queste procedure dovesse funzionare, resta la soluzione dell’ambulatorio condiviso che è stato già introdotto in alcuni territori, un’idea che si è rivelata efficace.

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2 Commenti

1 Commento

  1. Ardmando

    27 Settembre 2023 at 20:02

    Ma la cosa più semplice, ossia rinnovare i contratti scaduti? No, certo, le cose semplici sono materia oscura per le amministrazioni pubbliche. La burocrazia rovina ogni cosa.

    • Angelo

      28 Settembre 2023 at 7:13

      le cose semplici non esistono x gli enti statali ,hanno assunto personale apposta x uffici complicazioni cose semplici,sono degli inetti.

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