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La Valsessera senza medici è tornata in televisione

Nuovo servizio di Rai 3 dopo il primo reportage dello scorso dicembre. Nulla si è mosso nel frattempo.

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La Valsessera senza medici è tornata in televisione. Nuovo servizio di Rai 3 dopo il primo reportage dello scorso dicembre. Nulla si è mosso nel frattempo.

La Valsessera senza medici è tornata in televisione

Una valle che torna a far sentire la propria voce contro l’assenza cronica di medici di base. Sei mesi dopo il primo servizio andato in onda a dicembre, il grido d’allarme è arrivato fino a Rai 3, che ha mandato in onda un servizio girato a Portula, nel quale sono state raccolte le testimonianze di residenti esasperati da una situazione che definiscono ormai insostenibile: «Per la sanità è come se non esistessimo».

Il servizio, organizzato dallo Spi Cgil di Pray, ha acceso i riflettori su disagi quotidiani che colpiscono soprattutto le persone anziane, ma anche lavoratori e malati cronici, costretti a rivolgersi alla Casa della Salute di Coggiola o agli ambulatori distrettuali, con difficoltà nel ricevere assistenza tempestiva. Per vedere il servizio andato in onda clicca QUI.

Il supporto dei Comuni

A Portula, primo Comune della valle a perdere il proprio medico di base, è nato un servizio di supporto per le persone fragili: i volontari dell’associazione Asilo Infantile, in collaborazione con il Comune, aiutano gli anziani a ottenere le ricette dei medicinali abituali. Una risposta concreta, ma parziale, a un problema strutturale.

«I problemi sono tanti – spiega Valter Reymondet Fochira dello Spi Cgil – il medico di base è fondamentale per il territorio. A breve andremo a manifestare a Vercelli. Abbiamo chiamato il nostro progetto “Gli invisibili” perché così ci sentiamo».

La telemedicina? Ferma pure quella

Tra gli intervistati anche Roberta Russo, farmacista e volontaria di Portula: «A sopperire alla mancanza dei medici sono rimaste solo le risorse locali: farmacie, infermieri specializzati, associazioni e Comuni. Abbiamo tentato anche con un progetto di teleconsulto dalla farmacia, con l’assistenza di un’infermiera: utile, soprattutto per chi non può spostarsi, ma attualmente fermo. Speriamo di riattivarlo al più presto».

L’Asl di Vercelli e i sindaci della valle stanno cercando soluzioni, ma il nodo resta sempre lo stesso: mancano i medici e nessuno sceglie di venire a lavorare in queste zone. Nel frattempo, la comunità della Valsessera continua a stringersi attorno ai propri anziani e più fragili. Ma l’indignazione cresce. E la voce di chi non ha più voce arriva ora anche in televisione.

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