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Atleti valsesiani protagonisti agli ultra-trail. Le foto

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Atleti valsesiani protagonisti agli ultra-trail. Le foto

Atleti valsesiani si distinguono sui percorsi più estremi: buoni risultati negli ultra trail.

Atleti valsesiani protagonisti

Brillano gli atleti valsesiani negli ultra trail sul Monte Bianco e al Mezzalama. Alla fine per tutti la soddisfazione di arrivare al traguardo ancora in forma nonostante le ore di corsa sulle montagne. Menzione speciale per Agnese Valz Gen, la biellese adottata da Alagna protagonista alla CCC. Il Trailrunning Valsessera dal 25 al 29 agosto è stato protagonista in diverse manifestazioni. Manuel Stasia era al via dell’Ultratrail Monte Bianco, il summit mondiale del trail. Ha affrontato la gara regina, 172 chilometri e 10 mila metri di dislivello attraversando Francia, Italia e Svizzera. Alla fine per lui conclusione con tanto di bagno di folla all’arrivo dopo 41 ore e 11 minuti in 710ª posizione su oltre 2200 partenti.

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Emozioni uniche

«Sono gare talmente lunghe che non vanno mai come si pensa – racconta -. Mi ero preparato bene per cercare di fare una buona gara, poi verso la metà ho sentito problemi fisici e ho dovuto rallentare. Nonostante questo è una gara dove si vivono emozioni che non si trovano in nessun’altra competizione. Vieni sempre spinto a tagliare il traguardo dal pubblico che trovi sul percorso». In pratica ha corso per due giorni interi senza mai dormire. «La soddisfazione è di essere arrivati in fondo e stare bene, sono arrivato con entusiasmo ed energia – racconta -. E’ stato un arrivo da pelle d’oca, sono arrivato in un orario che sembrava di essere in uno stadio». Sempre per il Trailrunning Valsessera il presidente Andrea Fiori era presente nella CCC, gara di 100 chilometri. «Sono partito per finire la gara vista l’estate difficile sotto l’aspetto della preparazione – spiega -. Fino a metà gara è stata una bella gara, poi ho pagato il conto. Ma ho avuto uno stimolo in più: la mia famiglia che mi aspettava al traguardo. Soddisfazione in più e grande festa». Ha chiuso in 18 ore e 15 minuti e 352° su oltre 1000 concorrenti al via.

Mezzalama

Alla SkyClimb Mezzalama invece era presente la coppia Trailrunning formata da Roberto Scalcon e Sandro Botto. Hanno coperto la distanza in 6 ore e 38’. «Per quanto riguarda la gara tutto bene, un po’ di nebbia fino al rifugio Mezzalama – racconta Roberto Scalcon -. Ad Ayas dove era previsto il cancello orario siamo arrivati con un buon margine di anticipo. Una volta legati in cordata e ramponi siamo saliti al Castore con raffiche di vento freddo, spettacolare l’arrivo al Quintino Sella. Il nostro obiettivo era divertirsi e non farsi male. Finire la Monte Rosa Skymarathon la Sckyclimb è stata una soddisfazione. Ora cercheremo altre competizioni del genere per continuare a divertirci».
Continua a stupire anche Agnese Valz Gen: ha preso parte alla CCC dove è stata prima italiana a tagliare il traguardo è stata Agnese Valz Gen (settima al femminile e 91° assoluta) con il tempo di 14h18’56’’.

Insieme

Dedica speciale arriva via social dal marito Ivan Camurri che l’ha assistita lungo il percorso. «Settima donna, prima italiana, miglior tempo italiano al femminile di sempre sulla CCC, occhi lucidi, grinta da vendere, alluci neri, stanchezza vera e tante altre cose da scrivere, ma rimani tu col tuo sorriso. Quel sorriso che mi fa innamorare tutti i giorni, quel sorriso che mi ha dato forza nei momenti peggiori, quel sorriso che non vedo l’ora di vedere quando mi sveglio al mattino!! Sei una potenza amore mio». Mentre Agnese Valz Gen, portacolori de La Vetta Running, ha dichiarato: «Il risultato è stato inaspettato Sono partita con calma: ero all’esordio su questa distanza». Al primo controllo Valz Gen era 24ª poi ha iniziato la risalita e nelle due ore finali quando si sentiva in forma. Il marito Ivan Camurri sul percorso l’ha incitata e supportata fino alla fine.
Da segnalare poi anche la prestazione di Michael Dola: «Arrivare con il sorriso è sempre un buon segno… Ma il viaggio è stato duro e sofferto. Chiudo in 23h 50′ i 149km e 9100 metri di una Tds violenta che non fa sconti a nessuno. Grazie alla mia famiglia per la preziosa assistenza e a tutti gli amici che mi hanno seguito e incitato in questa splendida avventura».

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