Sport
Ciclismo, Rubino domani cerca il bis al ”Valle Cellio”
Il Gran Premio di Cellio, patrocinato dal Comune e dalla Città di Borgosesia, è alla memoria di Carlo Medana e Gian Franco Palladino
Si disputerà domani il Gran Premio di Cellio, la corsa ciclistica più antica della Valsesia e della provincia di Vercelli.
La prima edizione reca infatti la data 12 agosto 1957: da allora la competizione si è ripetuta regorlarmente, con cadenza annuale, riservata ai dilettanti, poi agli juniores e, dal 1973, agli allievi che è poi la categoria che più d’ogni altra rappresenta il futuro del ciclismo: in gara sono infatti atleti di 15 e 16 anni.
L’organizzazione sarà curata dal Gruppo Sportivo Cellio e, per la parte tecnica, dal Pedale Valsesiano.
Il percorso misura 63 chilometri. Il “via” da Cellio, ma la partenza ufficiale sarà a Plello al termine della discesa, poi Borgosesia, quindi un circuito da ripetersi cinque volte fra corso Vercelli, la provinciale 299, Isolella, viale Varallo e rientro a Borgosesia. Infine il ritorno a Plello e Cellio dove su piazza Durio, nel “cuore” del paese, è posizionato l’arrivo. Si corre al mattino, in ossequio ai regolamenti della Federazione Ciclistica Italiana previsti per le gare riservate alle categorie giovanili. Partenza da Cellio alle 9,30, trasferimento a Plello ad andatura non competitiva e il via ufficiale alle 9,45 già nel territorio di Borgosesia per sancire il gemellaggio sportivo fra i due comuni.
Negli anni questo appuntamento agonistico ha sfornato tanti atleti che si sono poi distinti in campo nazionale dilettantistico (il genovese De Maria, il valdostano Bassi, il varesino Passuello, il torinese Mencuccini, il cuneese Donadio, i valsesiani Luciano Godio, Angelo Borini e Stefano Zappelloni, i biellesi Massimo Bidese, Filippo Borrione e Gabriele Barengo e altri che sono arrivati al professionismo a cominciare da Dario Andriotto (primo nel 1988), Stefano Garzelli (vincitore nel 1989), Denis Lunghi (che si impose nel 1992), Mattia Pozzo nel 2004 e lo svizzero Noè Gianetti il figlio del più noto Mauro già medaglia d’argento a un Mondiale e poi stimato tecnico. Con le vittorie di Noè Gianetti nel 2005 e poi quella del francese Romain Vicensini nel 2011, il Gran Premio Valle di Cellio ha assunto una levatura internazionale, un meritato riconoscimento che ha contribuito a premiare soprattutto il lavoro degli organizzatori. L’ultimo vincitore è stato Samuele Rubino di Varallo Pombia, portacolori del Pedale Ossolano, che è fra le migliori promesse del ciclismo giovanile italiano. A conferma, basterà sottolineare che nei primi mesi del 2016 ha già vinto una decina di gare.
Alla guida organizzativa del comitato locale è Bruno Perolio presidente del Gruppo Sportivo Cellio e vecchia gloria ciclistica.
Anche quest’anno la gara, patrocinata dal Comune di Cellio e dalla Città di Borgosesia, è dedicata alla memoria di due presidenti scomparsi del club sportivo celliese: Carlo Medana e Gian Franco Palladino, a nome dei quali vengono assegnate una medaglia d’oro e un trofeo. Il settore degli sponsor è aperto da “Il Picchio – Fai da Te e Casa” e dalla “Univer Vernici”.
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