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Correre in montagna per 338 chilometri: ecco i nostri atleti di ferro

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correre in montagna

Correre in montagna per lunghe ore e centinaia di chilometri: presenti all’appello della gare estreme anche diversi valsesiani e valsesserini.

Correre in montagna

Sfide estreme, che mettono a dura prova il corpo e la mente: sono diversi i valsesiani e valsesserini che si sono cimentati. Tra Tor des Geants, Tor Dret e Tor 30 la Valle d’Aosta per una intera settimana ha regalato emozioni agli appassionati di trail. Al via delle competizioni non sono mancati i runner valsesiani e valsesserini. Nutrita la truppa del Trailrunning Valsessera di Trivero che ha presentato concorrenti in ogni prova.
Alla fine quello che contava per tutti era portare a termine la prova che sa di impresa sui sentieri del Tor.

Tor des Geants

La gara regina era il Tor des Geants con i suoi 338 chilometri vinto da Oliviero Bosatelli. Ma nella Top 100 ecco Alessandro Scaglia del Trailrunning Valsessera giunto all’81° posto, per lui una gara attenta e intelligente sostenuto anche dai compagni di team che lo hanno aspettato ai “punti-vita” per aiutarlo a portare a termine l’impresa. Ritirato invece a Ollomont Enrico Correale. E Alagna ha seguito con emozione il Tor des Gèants di Sabrina Bendotti del Team Caffè delle guide di Alagna, per lei una gara lunga quattro giorni.

Vittoria al Tor Dret

Podio di Michael Dola al Tor dret: 142 chilometri. Per il valsesiano portacolori del Team Scott-Kratos Italia un terzo posto alle spalle di Giuliano Cavallo del Salomon e Marco Bethaz. «Forse una tra le gare più dure che ho mai affrontato – racconta -. Una serie di salite verticali che mettono a dura prova fisico e testa. Partenza alle 21 da Gressoney. La notte scorre tranquilla senza problemi. Mantengo un passo regolare senza forzare. Poco prima delle 2 di notte arrivo a Valtournenche con qualche minuto di anticipo sulla tabella di marcia ma mi sento bene. Ricarico velocemente le borracce e esco dal ristoro. Siamo in 5 davanti. Poco per volta si delinea la gara. Giuliano Cavallo è preparatissimo e concentrato e ci curiamo a vicenda. Alle 8 arrivo a Oyace in seconda posizione a circa 15 minuti da Giuliano che ha deciso di forzare. Al novantesimo chilometro decido di forzare un po’ in un tratto molto corribile fino ad arrivare a st Remy en Bosses al 105 chilometro dove ho 12 minuti di distacco. Purtroppo questa accelerazione mi costa cara».

L’arrivo

Da lì mancano 40 chilometri ancora: «Al rifugio Frassati vengo raggiunto dal terzo e non posso che star lì e vedermelo passare. Mi fermo un momento al ristoro al rifugio. Siamo a 2600 metri e anche la quota si sente sopratutto quando si è stremati. L’arrivo è da pelle d’oca. In pieno centro di Courmayeur mi godo la passerella finale fatta di applausi e complimenti. Sono felice per come sia andata. Al Tor 130 sempre per il Trailrunning Valsessera è arrivato un ottimo piazzamento per Gianfranco Saitta conquista un 25° posto assoluto.

Tor 30

Sabato è andato in scena il Tor 30 – Passage au Malatrà. Per il Trailrunning Valsessera miglior piazzamento per Massimo Barberis Negra giunto 36°, 50° Stefano Barberis Vignola, 90° Elia Tabozzi, poi Valeria Romagnolo è giunta 201ª assoluta.

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