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Foresto sprona la Dufour: possiamo ancora farcela
Foresto sprona la Dufour: «Sarà una bella sfida ma sono convinto potremo dire la nostra».
Foresto sprona i neroverdi
Una lunga storia d’amore: Giovanni Foresto, classe 1994, dall’età di 5 anni difende i colori neroverdi della Dufour Varallo, la squadra della sua città. Ci sarà bisogno anche e soprattutto di lui per la volata finale del campionato di Eccellenza: 13 partite che per la formazione del Sacro Monte saranno come altrettante finali. A cominciare da quella di domenica al Bacci di Roccapietra contro la Pro Eureka Settimo. Attualmente la Dufour è ultima con 8 punti insieme al Borgovercelli, ben 12 lunghezze di distacco dalla zona play out. Ma le ultime prove della squadra (soprattutto il pareggio con la capolista Stresa) lasciano aperte le speranze di rimonta
«Sono molto legato a questa squadra – dichiara Foresto – . Per me ormai è come casa; inoltre giocare nel club della mia città è un grande orgoglio. L’ipotesi di trasferirmi non l’ho mai presa in considerazione e così da 12 anni sono in prima squadra».
Gli esordi
E nel settore giovanile varallese ha tirato naturalmente i primi calci a un pallone: «La passione c’è sempre stata – racconta – e grazie agli amici ho iniziato a giocare a calcio. Nelle giovanili ho passato anni bellissimi, lì si vive un clima meno stressante rispetto al calcio dei grandi dove conta soprattutto il risultato. Si può dire che le stagioni del settore giovanile si vivano in modo spensierato. Poi come detto i problemi iniziano con la prima squadra, lì c’è una tensione maggiore perché ci sono obiettivi da raggiungere e punti da conquistare a ogni gara. Mi fa molto piacere vestire questa maglia e ne vado orgoglioso».
I dodici campionati trascorsi con addosso la maglia neroverde sono stati ricchi di alti e bassi: «Le prime partite le ho giocate quando la squadra era in Eccellenza, poi siamo scesi fino alla Prima categoria e quindi risaliti in Eccellenza. Le emozioni sono state tante e le vittorie dei campionati di Prima categoria e Promozione sono state grandi soddisfazioni. Nel primo caso eravamo considerati la squadra da battere ma vincere il campionato è sempre difficile; la salita in Eccellenza è invece arrivata in maniera inaspettata, purtroppo l’abbiamo potuta festeggiare a metà per un campionato interrotto a causa del Covid-19».
Il mister
In questi mesi difficili, la società ha deciso di dare comunque piena fiducia a mister Stefano Cesano, protagonista dalla panchina proprio del ritorno in Eccellenza: «Se la merita tutta – riprende Foresto – . Ci ha salvato in Promozione e l’anno dopo abbiamo vinto il campionato. E’ un tecnico molto preparato e si merita la chance di salvare la squadra. La società ha rispettato gli impegni ed è corsa ai ripari sul mercato ingaggiando nuovi giocatori. Oggi siamo una squadra diversa da quella dell’andata, sia come nomi che come mentalità».
E nello staff tecnico c’è anche lo storico capitano Piero Casella: «Abbiamo iniziato l’avventura in prima squadra lo stesso anno. Era una figura importante in campo e lo è ora nel suo ruolo; è giusto che una svolta smesso di giocare sia rimasto qui dove ha affrontato tante battaglie».
Adesso ci sarà una fine di campionato tiratissima: «Non dobbiamo guardare agli avversari – conclude Foresto – , chiunque affronteremo dovremo affrontarlo giocando le nostre carte e cercando di fare punti. Sarà una bella sfida ma sono convinto potremo dire la nostra».
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