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C’è un nuovo protagonista nel circuito ATP: alla scoperta del russo Medvedev

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Uno dei tennisti su cui si stanno posando gli occhi di tanti appassionati è indubbiamente Daniil Medvedev. L’atleta, di origini russe, ha letteralmente stupito un po’ tutti gli addetti ai lavori, con un 2020 che ha messo chiaramente in mostra tutta la sua enorme crescita, sia da un punto di vista fisico che tecnico.

L’exploit che è arrivato in concomitanza con gli Australian Open 2021, anche se in realtà gli appassionati di scommesse sportive, lo hanno cominciato a tenere in considerazione dalle semifinali raggiunte agli US Open dello scorso anno, 

Come è stato svelato nell’intervista, pubblicata sul blog sportivo L’insider, in cui ha parlato il suo coach, Gilles Cervara, evidenziando come i risultati che sono stati ottenuti dal russo nel corso degli ultimi tempi non lo abbiano affatto stupito. Insomma, il succo del discorso è il seguente: non ci si deve stupire poi molto del quarto posto nel ranking al termine del 2020, ma dopo essere arrivato in finale, battuto solamente da uno strepitoso Novak Djokovic, è ormai chiaro come la Top-3 mondiale sia sempre più la sua reale dimensione attuale.

Come fare per conservare questa posizione nel ranking assoluto? Anche il suo coach Cervara ha le idee ben chiare, dal momento che ha sottolineato come Medvedev riuscirà a rimanere nella Top-3 a patto di proseguire in questo grande lavoro che sta svolgendo, non andando a intaccare quanto di buono fatto fino a questo momento.

I progressi dal punto di vista mentale

Anche sotto il profilo mentale il tennista russo pare aver carburato e non poco rispetto alle annate precedenti. Tutto merito di una serie di allenamenti specifici che ha svolto con grande impegno e costanza. C’è da sottolineare, infatti, come Medvedev lavori tantissimo anche sotto il profilo psicologico ed è proprio questo aspetto a fare poi la differenza quando si scende in campo ad altissimi livelli.

Nel corso della sua carriera, all’atleta russo è capitato varie volte di essere stato criticato per via del suo gioco. Giusto per fare un esempio, correva l’anno 2019 quando Tsitsipas non aveva usato mezzi termini nel definire estremamente noioso il suo modo di giocare.

In realtà, però, bisogna sottolineare come uno dei punti di forza di Medvedev sia proprio quello di studiare a fondo l’avversario appena scende in campo, con un gioco ragionato e riflessivo, che mira essenzialmente a scoprire il prima possibile i punti deboli dell’avversario. Un modo di giocare che, probabilmente, a tanti può dar fastidio, ma che sta dando i suoi frutti.

Cosa va migliorato per cominciare a vincere?

Come ha svelato nel corso dell’intervista il suo coach Gilles Cervara, Medvedev ha certamente a suo favore il tempo, ma non deve perdere l’occasione di fare un salto di qualità. Come migliorare, considerando come già dalla fine dello scorso anno ha fatto ulteriori passi in avanti? È chiaro che serve concentrarsi sui dettagli che, a questi livelli, fanno per forza di cose la differenza.

Essere pronti per vincere vuol dire anche aver imparato dalle sconfitte. L’ultima finale persa agli Us Open contro Novak Djokovic dovrebbe insegnare, seguendo le parole del suo coach, al tennista russo a migliorare i dettagli a livello mentale, in modo particolare in termini di determinazione.

Il tennista serbo, infatti, si trovava ad un livello veramente d’eccellenza. Difficile anche capire cosa non abbia funzionato in finale per Medvedev, visto che stiamo parlando in ogni caso di dettagli. Ad ogni scambio serve sempre mantenere il corretto livello di energia e di determinazione, in un mix in cui rientra inevitabilmente anche un pizzico di fortuna.

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