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A Elda Pomi il premio “Fabbriciere”: si prende cura degli oratori di Brugarolo

Il 5 ottobre la consegna del riconoscimento istituito dal Cai di Varallo.

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A Elda Pomi il premio “Fabbriciere”: si prende cura degli oratori di Brugarolo. Il 5 ottobre la consegna del riconoscimento istituito dal Cai di Varallo.

A Elda Pomi il premio “Fabbriciere”: si prende cura degli oratori di Brugarolo

Era stato ideato da Ovidio Raiteri, fondatore della commissione “Montagna antica, montagna da salvare” del Cai Varallo e sponsorizzato dal sodalizio Ca’ Nova Im Land: il premio al “Fabbriciere di montagna”, è giunto ormai alla venticinquesima edizione. E quest’anno sarà assegnato alla signora Elda Pomi, come riconoscimento della sua dedizione alla conservazione e al decoro del santuario della Madonna del Tizzone e di altri oratori di Brugaro e Brugarolo.

La cerimonia della premiazione è prevista per sabato 5 ottobre alle ore 16 nella chiesa parrocchiale di Brugaro, a conclusione della Santa Messa celebrata da don Roberto Collarini, con la partecipazione del Coro Varade.

Dall’alta Valsesia a Torino e ritorno

Elda Pomi è originaria di Brugarolo, ma all’età di cinque anni si trasferì a Torino dove il padre svolgeva un’attività lavorativa e là soggiornò fino al momento della pensione paterna. Dopo il matrimonio visse a Varallo per dieci anni fino al 1985, quando, sistemata la casa di famiglia, fece ritorno a Brugarolo dedicandosi alle attività domestiche come casalinga e ai suoi passatempi che porta avanti tutt’ora come il ricamo, l’orto e la lettura.

Diventata fabbriciera

Dal 2009 è fabbriciera, insieme con i signori Giovanna e Dino, dell’oratorio di San Giacomo, del santuario della Madonna del Tizzone e della chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate, edifici religiosi tutti presenti nel territorio di Brugarolo e Brugaro; da tre anni si occupa in modo esclusivo sia della chiesa parrocchiale, sia del santuario.

Questo sorge a 832 metri di altitudine, isolato nel bosco, sopra l’abitato di Brugaro. E’ intitolato alla Natività di Maria Vergine e venne eretto in seguito all’apparizione della Madonna che spense miracolosamente un incendio invitando alcuni pastorelli a raccontare in paese l’episodio. Avendo narrato il fatto anche uno di loro che precedentemente era muto, la devozione popolare volle far eseguire inizialmente un dipinto della Vergine con il Bambino in braccio e successivamente una primitiva cappella e il santuario che raccoglie numerosi ex voto e fu soggetto a ristrutturazioni ed ampliamenti nei vari secoli.

Tra altri elementi artistici sono attribuiti ad Antonio Orgiazzi il Vecchio gli affreschi decorativi nella volta del coro e nella volta della navata. Ė di Giovanni Avondo l’affresco dell’Immacolata sopra la porta d’ingresso. Due sono le festività annue che ancora si celebrano: la prima nella terza domenica di maggio e la seconda il 15 agosto, festa dell’Assunta. Per chi è interessato ad una visita guidata al santuario della Madonna del Tizzone l’appuntamento è fissato per le ore 14.30 di sabato 5 ottobre davanti alla parrocchiale di Brugaro.

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