AttualitàVarallo e alta Valsesia
Cravagliana piange l’ex sindaco Franco Orgiazzi
Aveva 85 anni. Originario della frazione Brugarolo, fino all’ultimo sempre propositivo per il territorio.

Cravagliana piange l’ex sindaco Franco Orgiazzi. Aveva 85 anni. Originario della frazione Brugarolo, fino all’ultimo sempre propositivo per il territorio.
Cravagliana piange l’ex sindaco Franco Orgiazzi
La piccola comunità di Brugarolo di Cravagliana piange Franco Orgiazzi. Si è spento a Novara dove abitava. Era nato nel 1940 proprio nella frazione che ha sempre amato. Era stato anche sindaco del paese. E in estate la sua meta era sempre Brugarolo, presente ai vari appuntamenti che venivano proposti dal gruppo sportivo.
Amava la Valsesia e in particolare la sua Val Mastallone. Nonostante il passare degli anni, aveva sempre qualche proposta nuova da lanciare con la speranza che venisse accolta dal territorio. Era un modo per rimanere legato alla sua terra anche se ormai abitava a Novara.
Il ricordo della presidente del Gruppo sportivo
A ricordarlo con un bello scritto è la presidente del Gruppo sportivo Brugarolo, Donata Bogliani Giaccaglia.
«Caro Franco, ci hai lasciato anche tu in un 2025 di lutti per la nostra piccola comunità di Brugarolo. Con tuo fratello Aldo e il Bruno, miei coetanei, ho passato la mia spensierata fanciullezza. Tu non partecipavi alle nostre scorribande, ma come fratello maggiore di due anni, vigilavi ma ci lasciavi divertire e combinare marachelle. La vita ti ha portato, come tanti valsesiani, lontano dove ti sei distinto per professionalità, competenza e signorilità nei migliori ristoranti di Torino ed altri posti prestigiosi».
Sindaco e articolista
«L’amore per il tuo paese natio ti ha portato ad impegni gravosi come quello di sindaco di Cravagliana negli anni ’80. Sei stato anche articolista preciso e puntuale sui problemi della nostra Val Mastallone, ancora l’anno scorso a giugno hai scritto un appello per la riqualificazione del teatro a Cravagliana: e così scrivevi “Cravagliana per la sua antichissima storia e la sua magnifica pieve, merita un teatro sede di cultura e convivialità”».
«Dall’inizio del 2000 quando io e mio marito Silvano eravamo in paese, al ritorno dal tuo orto vicino alla chiesa di San Giacomo, ti fermavi a chiacchierare con noi. Erano momenti piacevoli e rilassanti, il gusto della conversazione tra amici che ora non esiste più. Per tanti anni sei stato nel direttivo del nostro Gruppo Sportivo proponendo sempre idee concrete, fattibili, attento al territorio e alle nostre radici».
L’ultima proposta sullo scultore
«E’ stata tua la proposta dell’illuminazione del campanile della chiesa di San Giacomo a Brugarolo e del campanile della parrocchia a Brugaro entrambe realizzate, conscio che il campanile è il primo simbolo di un popolo. Per tuo suggerimento è stata ripulita la targa del parroco teologo cavalier Rizzetti che nel 1880 donò l’orologio al campanile di Brugaro».
«L’ultima tua richiesta, lo spostamento della stele del grande artista scultore Giacomo Ginotti in un luogo visibile e di passaggio verso Brugaro, non l’hai vista con i tuoi occhi terreni, ma ti prometto che la vedrai dal cielo a fine luglio e sorriderai. Ricordo che Giacomo Ginotti è stato allievo di Vincenzo Vela. Alcune sue opere si trovano al Museo D’Orsay a Parigi e alla Gam di Torino. Era un piacere pacato e dolce parlare con te anche nell’ultimo anno, consapevole della tua grave malattia eri sempre sereno. Le ultime parole che mi hai detto al telefono e che mi hanno commosso sono state “spero di vivere finché la mia nipotina Camilla di 11 mesi mi chiami nonno”. Cari Angelo e Carla vi siamo vicini nel vostro dolore, ringraziamo il Signore di avercelo dato».
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