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Si risposano a casa della nonna: singolare iniziativa a Varallo

Per problemi di salute la pensionata non aveva potuto essere presente alla cerimonia in Lombardia.

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Si risposano a casa della nonna: singolare iniziativa a Varallo. Per problemi di salute la pensionata non aveva potuto essere presente alla cerimonia in Lombardia.

Si risposano a casa della nonna: singolare iniziativa a Varallo

La nonna non può partecipare al matrimonio dei nipoti, perché per motivi di salute le è impossibile viaggiare fino a Sondrio. E così loro le fanno una sorpresa: si “risposano” con tanto di regolare celebrazione eucaristica, e questa volta direttamente a casa sua. E’ accaduto nei giorni scorsi a Varallo. Protagonisti di questa bella storia sono il varallese Andrea Mattasoglio e la moglie Cristina Gusmeroli, originaria appunto della provincia di Sondrio.

«Sabato 28 settembre Andrea e Cristina si sono uniti in matrimonio a Mantello, in provincia di Sondrio – spiega il parroco di Varallo, don Roberto Collarini-. In un secondo momento mi hanno contattato spiegandomi la situazione, e così abbiamo pensato di riprodurre una cerimonia in maniera più circoscritta in casa, facendo partecipare anche nonna Teresina che purtroppo non era riuscita a presenziare al rito principale».

Cerimonia e pranzo nuziale

E così è stato. «Il lunedì successivo, i due sposi hanno nuovamente indossato i loro abiti da cerimonia e si sono ritrovati in casa della nonna a ripetere il matrimonio. E per lei è stata una grandissima emozione. Nonna Teresina è particolarmente legata ad Andrea che ha cresciuto quando era piccolino – evidenzia il sacerdote -. Vederlo coronare il suo sogno è stato qualcosa di prezioso. Lei non si aspettava minimamente questa sorpresa e tutti davvero erano particolarmente felici di aver condiviso il momento anche con la donna».

C’è stato quindi un momento di raccoglimento con don Collarini presente, e a seguire un pranzo di famiglia.

«L’atmosfera era raccolta: eravamo io, i genitori dello sposo, la nonna, la tata che aveva aiutato a crescere il ragazzo quando era piccolo e la badante. Abbiamo consumato un pranzo frugale in maniera tale poi di consentire ai giovani di tornare a casa per lavorare – mette in luce il sacerdote -. La giornata è stata commovente».

“La prima volta che mi capita…”

Questa è la prima volta che in città si vive una situazione del genere. «In effetti non mi era mai capitato di celebrare un momento del genere, sicuramente altrove è già accaduta una vicenda simile – conclude il parroco -. E’ stato davvero particolare vedere i volti dei protagonisti davvero spensierati ed emozionati di fronte al momento. La delicatezza e i sentimenti sono stati meravigliosi. Rimarrà sicuramente impresso a tutti questa sorpresa».

La vicenda tra l’altro è rimbalzata anche sui social. Con una fotografia e alcune parole d’affetto il sacerdote ha presentato sommariamente la storia raccogliendo una ondata di affetto.
Foto da Facebook

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