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A Borgosesia l’ultimo saluto a Giuseppe Briscia, il “Romano”

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Appassionato di pesca, per molti anni fu factotum e guardalinee con il Bettole

L’altro gorno la città di Borgosesia ha dato l’ultimo saluto a Giuseppe Briscia, morto a 69 anni. La cerimonia funebre è stata celebrata nella chiesa parrocchiale di Bettole, la frazione dove abitava da tanti anni. Originario del Lazio, da cui era derivato il soprannome “Romano”, Briscia si era trasferito negli anni Settanta a Borgosesia, andando ad abitare per un breve periodo ad Aranco e infine in via Ottone a Bettole. Sposato con Vita, dal matrimonio sono nate le figlie Nadia e Irene.

Sino alla pensione aveva lavorato alla “Fepi”, azienda del settore dell’arredamento che proprio a Bettole aveva sede. Era appassionato di pesca, e soprattutto da alcuni anni era un attivo collaboratore dell’Associazione sportiva Bettole: da quando la squadra di calcio ha esordito nel campionato di Terza categoria, Briscia garantiva il suo appoggio sia per la manutenzione del campo da gioco sia ricoprendo il ruolo di guardialinee nelle partite ufficiali; lo ha fatto ancora nella prima parte della scorsa stagione, sino a che i primi problemi di salute lo hanno costretto a rinunciare. Il decesso è avvenuto venerdì, all’ospedale di Borgosesia dove era ricoverato da qualche giorno. Ha lasciato anche i figli Luca e Cristiano e la sorella Maria. Ora riposa nel cimitero di Borgosesia centro.

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