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A Coggiola l’ex villa Moroni diventa la casa dei bambini autistici

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La Fondazione italiana per l’autismo ha incaricato un gruppo di architetti di studiare un progetto di recupero della storica villa

Procede a piccoli passi il progetto di recupero di Villa Moroni a Coggiola. Dopo aver avviato un primo intervento di pulizia si interverrà sulla struttura.

La Fia (Fondazione italiana per l’autismo), che ha ricevuto lo stabile in donazione, ha incaricato un gruppo di architetti di studiare un progetto di recupero della storica villa. L’obiettivo è trasformarla a residenza per famiglie di bambini autistici. Anche il telegiornale della fondazione “Visto da noi”, condotto dai bambini seguiti, ha dedicato un servizio al progetto.  

La villa per ora è stata sistemata stanza per stanza e sono stati raccolti gli arredi e gli oggetti di valore che saranno successivamente venduti o messi all’asta. Con i proventi sarà possibile iniziare i lavori di ristrutturazione dell’immobile che è destinato a diventare luogo di formazione per i docenti sull’autismo ma anche un piccolo bed and breakfast per i ragazzi autistici e le loro famiglie

A sostenere il progetto anche il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone che ha già effettuato un sopralluogo della struttura. «E’ un intervento a cui crediamo molto – spiega -. Gli spazi non mancano di certo per lanciare un progetto importante per le famiglie e i bambini».

Nei mesi scorsi nell’attività di pulizia sono state coinvolte le famiglie e i docenti della scuola Cottolengo, un segnale che evidenzia come l’unione di tutte le persone intorno a questo progetto sia forte e motivata. Spiegano dalla fondazione: «Non si tratta di essere uniti solo per denunciare le difficoltà e le criticità che pone il tema dell’inclusione scolastica dei bambini con autismo ma anche per manifestare la propria presenza nei momenti di condivisione, veri e forti, come questo». Per quanto riguarda la parte operativa è stata redatta una relazione per la conservazione e recupero dell’immobile: occorre procedere al restauro di alcuni infissi, bisogna recuperare l’intonaco ammalorato in alcuni punti a causa delle infiltrazioni di acqua. Bisognerà poi procedere al rifacimento dell’impianto di riscaldamento e di quello idrico.
Sono state previste una serie di priorità: la sistemazione del tetto per eliminare le infiltrazioni, il rifacimento dell’impianto idro-termo-sanitario, il risanamento degli intonaci, l’eliminazione della carta da parati e la messa a norma dell’impianto elettrico. Occorre intervenire anche nei due terrazzi in catrame senza pavimentazione. Per quanto riguarda gli infissi bisogna poi avviare una pulizia e verniciatura delle parti metalliche esterne come cancelli e balaustre.

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