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A Doccio perdita d’acqua che va avanti dal mese di marzo

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I residenti: «Siamo stufi, c’è anche il rischio di scivolare»

E’ dallo scorso mese di marzo che in una stradina laterale di via Baraggiolo, la via centrale di Doccio, insiste una perdita di acqua. All’inizio si trattava solamente di un rigagnolo, tanto che i residenti non hanno pensato subito a una perdita, quanto piuttosto a un ristagno di acqua scesa dalle siepi che circondano le case. Poi però la perdita si è fatta sempre più evidente ed è stato chiaro che c’era un problema all’acquedotto. Partono così le telefonate al Cordar, una, due, tre, ma tutte finora senza esito. I residenti hanno avvisato del problema anche i vigili urbani e l’amministrazione comunale quaronese; anche questi ultimi hanno alzato il telefono e chiamato il Cordar, chiedendo un intervento. Ma, di nuovo, non si è mosso nulla.

A distanza di circa 150 giorni chi abita lì inizia a essere stufo, «senza contare – riferiscono i residenti – che c’è anche la paura di scivolare, perchè con l’acqua che continua a scorrere si crea una melma viscida che deve essere sovente scopata via per non rischiare di cadere».
Lo scorso mese un’altra perdita d’acqua, ancora più consistente, si era verificata in via Baraggiolo, ma in questo caso il disagio era durato solo un paio di settimane: dopo 15 giorni dalla prima telefonata al Cordar gli operai erano intervenuti e in poco tempo avevano sistemato il danno.

«La “nostra” perdita invece non è ancora stata presa in considerazione e non riusciamo a capire il perchè – lamenta uno dei residenti della traversa di via Baraggiolo -. E’ vero che qui da noi non c’è l’allarme siccità che ha colpito altre parti d’Italia, ma anche sprecare così l’acqua non sembra molto corretto. Non sappiamo più come fare per richiedere un intervento; più che telefonare al Cordar e avvisare in municipio non sappiamo come altro muoverci. Dopo cinque mesi sarebbe ora che qualcuno intervenisse e sistemasse il problema».

Scherzandoci su, i residenti riescono anche a trovare un lato positivo a quanto sta succedendo: «Alla fine della sua corsa l’acqua crea una piccola pozza – raccontano – e capita spesso che gli uccellini vengano a rinfrescarsi. E’ un piacere vederli».

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