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A Ghemme nasce un comitato per salvare l’asilo nido

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Si vuole arrivare a sostenere l’onere dello stipendio di un’educatrice rimossa dall’incarico

A Ghemme si continua a discutere del futuro dell’asilo nido. Mercoledì sera in sala consiliare c’è stato un incontro a cui hanno preso parte una quindicina di mamme, le cinque educatrici, il sindaco Davide Temporelli, il vice Piero Rossi, la responsabile della cooperativa “La famiglia” di Biella e i rappresentanti dell’associazione “Noi del castello”, che come parte del costituendo comitato “Aiutiamo i bimbi del nido” è voluta intervenire sul problema. «La situazione del nido è già nota: a causa delle difficoltà finanziarie nelle quali il Comune versa si è arrivati a una riduzione dell’organico – si legge in un comunicato –; il nostro nido è il più bello e funzionale del territorio e noi vogliamo sostenerlo perché rimanga tale. Occorre l’aiuto disinteressato di tutti per arrivare a sostenere l’onere dello stipendio di una delle assistenti rimossa dall’incarico, almeno fino a quando il numero dei bimbi tornerà nella norma, e per questo intendiamo costituire un comitato che raccolga le offerte di tutti e coordini le varie iniziative atte a raccogliere fondi».

La proposta era già stata inoltrata all’amministrazione comunale nel precedente incontro dedicato alle problematiche relative alla riduzione del personale dell’asilo. Nel corso della riunione erano state altresì illustrate le difficoltà e i disagi, conseguenti alla riduzione dell’organico, che potrebbero incontrare i bambini. «Attendiamo l’autorizzazione del sindaco che ci permetta di versare l’importo dello stipendio dell’insegnante direttamente alla cooperativa – prosegue la nota – e non appena saremo autorizzati informeremo tutta la popolazione dei costi dell’intervento e delle iniziative che intendiamo mettere in atto per raccogliere i fondi necessari al sostegno di questo importante impegno. L’appoggio e il consiglio di quanti vorranno essere con noi per aiutare i nostri bimbi a continuare ad avere un nido di qualità sarà graditissimo». L’appello è rivolto a tutti: privati, ditte, associazioni, amministrazione comunale e naturalmente ai famigliari dei piccoli fruitori. «E a breve organizzeremo diverse iniziative – dichiara il segretario dell’associazione “Noi del castello” Giuliano Sommi, da sempre sensibile alle esigenze della struttura educativa di via Rosmini –; si dovrebbe provare anche a dialogare con le amministrazioni dei paesi vicini, dove sì ci sono degli asili per i più piccoli, ma privati. Il punto fondamentale – conclude – è capire che il nido non è un parcheggio; lì i bambini iniziano a socializzare e a imparare le regole della convivenza. Il fatto poi che loro possano crescere serenamente in una struttura di eccellenza è un bene per tutta la comunità ghemmese». 

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