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A Portula ospitati 26 migranti: e non c’è nemmeno l’acqua calda

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Il sindaco chiede chiarimenti: «E’ una questione di igiene, così non può andare avanti»

Sono saliti a 26 i ragazzi ospitati nel centro d’accoglienza per migranti a Granero. Ai 14 ospiti già presenti da qualche giorno (pakistani, ghanesi e senegalesi), si sono aggiunti nella giornata di venerdì altri 12 giovani, tutti africani. Nella struttura portulese gestita dall’associazione Nuvola, di recente ristrutturazione, manca tuttavia l’acqua calda, ed è questa la prima difficoltà con cui i ragazzi devono fare i conti. «Ho saputo subito di questo problema- dice il sindaco Fabrizio Calcia Ros – e ho chiesto spiegazioni. Mi hanno detto che risolveranno presto il problema, ma sinceramente non credo sia un aspetto sul quale io come amministratore posso soprassedere, anche a tutela delle condizione igieniche dei ragazzi e della casa in generale».

Tra l’altro, ci sono anche due ragazzi che forse sono minorenni, la cui situazione va verificata. «Abbiamo incontrato alcuni ragazzi in paese e al campo da cricket- spiega la vice presidente dell’associazione “La zattera”, Alice Broglia Patron – e ci hanno segnalato il loro disagio. Per loro la vita è dura in questa prima fase: in un piccolo paese lontano dalla città, senza acqua calda, senza connessione wi-fi per Internet,senza nulla da fare, senza rassicurazioni sul futuro, anche perché i ragazzi dei centri vicini, anch’essi gestiti da Nuvola, hanno spiegato loro tutte le difficoltà che hanno vissuto e vivono, in primis la mancanza di pocket money. E questo non aiuta a rasserenare gli animi».

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