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A Sizzano campanile “in gabbia” per i lavori

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Aperto il cantiere per ristrutturare la costruzione del 1700 alta 35 metri

È tempo di restauri per il campanile di Sizzano. Nei prossimi mesi l’edificio sarà restaurato letteralmente da cima a fondo: dalla cupola fino a terra. Alto 35 metri, di architettura romanica, la costruzione risale probabilmente al 1700 circa. Alcuni anni fa il vento portò via la croce che lo sovrastava. Emerse così che l’intera cupola, costituita da una parte lignea con copertura in rame, era decisamente deteriorata e deve essere rimessa a nuovo.

«Ci saranno tre tipi di interventi – spiega il parroco don Italo Zoppis –. Un primo tipo riguarda gli intonaci e se ne occuperà la ditta Ponti. Il secondo concerne la copertura della cupola in rame, a cura della ditta Cesali, mentre il terzo aspetto è quello relativo alla tinteggiatura. Al momento, la ditta Carbonati ha preparato alcuni “assaggi” per capire qual era il colore iniziale».

Il costo stimato per le operazioni è di 100mila euro, comprensivi dei ponteggi. La parrocchia è in attesa di alcuni bandi per il mese di maggio: al momento i lavori sono finanziati dalle offerte. «Dall’associazione “Un seme per la vita” è arrivato un contributo di 3.200 euro – ricorda il parroco – è stata la prima delle offerte per il campanile». La fine dei lavori è attesa per l’estate, condizioni atmosferiche permettendo.

(clicca sulla foto qui sotto per vedere il campanile ingabbiato)

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