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A Varallo le cavallette si ”mangiano” i boschi

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La loro “opera” è visibile a occhio nudo nelle fotografie.

Ghiotte di foglie, in particolare di faggi e betulle, devastano i boschi: le cavallette hanno letteralmente invaso alcune zone boschive nei dintorni di Varallo. Ce ne sono così tante che la differenza tra gli alberi “colpiti” e quelli intonsi si percepisce a occhio nudo. Basta guardare il parco XXV Aprile, alle spalle dell’istituto alberghiero, per rendersene conto. E non si tratta dell’esito dell’incendio che nei mesi scorsi aveva colpito la zona per più giorni, ma del passaggio della “kisella alpina”, una specie di cavalletta che da qualche giorno ha invaso i boschi delle frazioni Dovesio, Morondo, Verzimo, Casavei e in direzione di Civiasco. «Non ci troviamo a che fare con una piaga biblica – dichiara ironico Giorgio Bergamo, guardiaparco al Sacro Monte, che ha registrato la cospicua presenza degli insetti scattando anche delle foto – ma sono davvero molte. Non è la prima volta però che capita: questa specie di cavallette nasce in primavera e muore in autunno. Il fatto curioso è che è in grado di spogliarti una pianta intera nel giro di poco tempo. Triturano letteralmente le foglie di faggio e betulle, che sono molto tenere, lasciando solo la nervatura».

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