Attualità
Accordo tra Provincia e animalisti per il problema cinghiali
Nel Biellese nasce un tavolo tecnico tra Provincia e associazioni ambientaliste per risolvere il problema dei cinghiali.
Nel Biellese nasce un tavolo tecnico tra Provincia e associazioni ambientaliste per risolvere il problema dei cinghiali. Due i punti principali che hanno trovato l’accordo tra le parti: attualmente non si conosce il reale numero dei cinghiali/porcastri presenti, in quanto non è mai stato effettuato un censimento ufficiale e documentato; la Provincia si basa sulle segnalazioni che, di volta in volta, riceve per sinistri o per danneggiamenti a colture, attribuiti ai sopraccitati ungulati.
I triennali piani di abbattimento risultano non essere mai stati una soluzione certa, definitiva e utile, in quanto non sono i pochi abbattimenti effettuati a diminuire il numero effettivo degli ungulati presenti sul territorio. Non esiste, inoltre, uno sportello al quale rivolgersi direttamente in caso di danni o incidenti direttamente legati all’attività venatoria (quali battute di caccia non opportunamente segnalate o altre spiacevoli situazioni che coinvolgono cittadini e animali), comunque segnalati alle associazioni scriventi e spesso riportare dai media locali. Le parti concordano sul fatto che la situazione abbia molteplici e delicati aspetti, tra cui la sicurezza dei cittadini, non solo inerentemente agli incidenti stradali. Testimonianze riguardo a fatti avvenuti nel biellese e statistiche nazionali riportano rischi per la vita umana, spesso direttamente correlati all’attività venatoria. In comune accordo tra le parti presenti si è quindi deciso di istituire un tavolo tecnico di confronto, al fine di valutare l’applicazione di altri sistemi che possano essere maggiormente funzionali, e meno cruenti, per il controllo della popolazione dei cinghiali. Le associazioni chiederanno inoltre l’accesso ai dati relativi a sinistri e danneggiamenti in possesso della Provincia, onde valutare la correlazione tra piani di abbattimento e incidenti.
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