Attualità
Al lavoro in bici? L’Inail nega il rimborso dopo l’incidente
Un dipendente pubblico di Roasio si è visto negare il rimborso per un incidente mentre tornava dal lavoro in quanto usava la bici
Andare al lavoro in bicicletta? Meglio di no. Perché se poi capita un incidente, l’Inail non risarcisce. Il motivo? La bici non è considerato un mezzo idoneo. Con questa motivazione Davide Bertocco di Roasio si è infatti visto respingere la richiesta di rimborso per le spese mediche sostenute in seguito a un incidente in bicicletta avvenuto mentre tornava dal lavoro. L’uomo è dipendente pubblico in Comune di Greggio dove lavora come vigile e con la bella stagione di solito usa sempre la bicicletta. Era un sabato di metà settembre e il dipendente stava tornando da Greggio verso casa propria percorrendo la strada provinciale tra Villarboit e San Germano. Lungo il tragitto però si è trovato una borsa da donna a bordo strada e ha deciso di fermarsi e prenderla, pensando che fosse oggetto di un furto. Ma i manici della borsa sono andati a finire nella ruota e Bertocco è caduto per terra riportando anche gravi ferite. A trovarlo in stato di incoscienza sono stati due ragazzi: è stato richiesto l’intervento del 118 e il ricovero al “Maggiore” di Novara.
Bertocco aveva riportato un trauma cranico e aveva rotto alcuni denti. La spesa sanitaria ha comportato un esborso di 250 euro e ha chiesto il rimborso all’Inail. E l’Inail ha detto di no: «Non spetta alcuna indennità – ha comunicato l’Istituto – in quanto l’infortunio si è verificato a bordo di un mezzo privato il cui uso non era necessario». Insomma Bertocco ha sbagliato ad andare a lavorare in bicicletta. «Sono rimasto allibito – spiega -. Per fortuna la spesa era comunque contenuta, ma non capisco come mai è stata presa questa decisione». In realtà, il modo normale e più sicuro per spostarsi, secondo le norme, è l’uso dei mezzi pubblici, o anche andare a piedi, ma non in bicicletta che rimane un mezzo troppo “pericoloso”.
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