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Al Sacro Monte un progetto per riaprire la ”Casa del pellegrino”

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Il consigliere Claudio Francione di ”Vorrei Varallo” ha sottoposto all’attenzione dell’amministrazione comunale la situazione della struttura

Torna alla ribalta la questione dell’albergo “Casa del Pellegrino” al Sacro Monte di Varallo. Se ne è discusso nel corso del consiglio comunale di insediamento della nuova giunta attraverso un intervento della minoranza. Portavoce è stato Claudio Francione del gruppo “Vorrei Varallo” che ha sottoposto all’attenzione dell’amministrazione comunale la situazione della struttura, i cui arredi, in questo momento, sono stati utilizzati in altre strutture di proprietà del comune.

«Ci preme porre l’attenzione – ha detto il consigliere di minoranza – almeno su un aspetto che riteniamo particolarmente pregnante, almeno in questa fase iniziale. Riguarda la volontà di riapertura della Casa del Pellegrino al Sacro Monte. Si tratta di una struttura che sta molto a cuore alla popolazione varallese, ma per la quale ci sono giunte notizie anche di attività di parziale sgombero degli arredi, a favore della dependance di Villa Becchi, per la quale parrebbe che dopo il trasferimento del Fondo Edo Tempia e la chiusura del baby parking, si stia pensando ad una nuova destinazione ad uso turistico-ricettivo».

Il sindaco, Eraldo Botta, ha subito assicurato che tutti gli arredi spostati sono catalogati e potranno tornare nella loro sede non appena sarà necessario e successivamente ha annunciato che per la struttura è in programma un recupero sostanziale che ne permetta nuovamente la fruizione da parte del pubblico. “Stiamo valutando una serie di ipotesi – ha detto Botta – tuttavia ne parleremo in modo più compiuto e completo all’interno della prossima giunta in modo da prendere una decisione in merito al da farsi. Per scegliere la soluzione migliore e più idonea al contesto nel quale la struttura si trova. L’idea di base è quella di investire in un serio progetto di recupero che permetta di rendere l’albergo pienamente fruibile come struttura ricettiva per poi darla in utilizzo con contratti pluriennali».

L’edificio occupa una posizione centrale all’interno dell’area del santuario e negli ultimi tempi era stato utilizzato per portare avanti un progetto didattico con gli studenti dell’Istituto alberghiero “G. Pastore” di Varallo che, con gli insegnanti, ne hanno gestito il servizio di ristorazione. Con il recupero, la struttura potrà nuovamente riprendere le sue funzioni di accoglienza dei pellegrini e dei turisti, ospitare convegni, congressi, corsi di studio ed esercizi spirituali, incontri di formazione e orientamento ma anche incontri di preghiera e riti spirituali, proseguire nelle attività legate al turismo giovanile vacanze di famiglia e di gruppo per laici e religiosi.

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