Seguici su

Attualità

Allarme radiologia: esodo di specialisti dall’Asl

Pubblicato

il

radiologia gattinara

Allarme radiologia, per gli ambulatori della provincia si teme il collasso. Intervento del sindaco di Borgosesia, on. Paolo Tiramani

Allarme radiologia, sono in cinque a lasciare

Cinque radiologi lasciano l’ospedale di Vercelli. E per gli ambulatori della provincia, compresi quindi Borgosesia e Gattinara, si teme il collasso. L’allarme viene lanciato dal sindaco di Borgosesia, Paolo Tiramani, che chiede all’azienda sanitaria di porre rimedio in tempi brevi. «Ben quattro medici radiologi – commenta l’onorevole leghista – lasceranno l’ospedale di Vercelli per approdare a quello di Novara. Uno spostamento che comporterà indubbiamente uno scompenso notevole a livello territoriale perché si unisce a un altro trasferimento probabile nelle stesse ore per un totale di ben cinque persone. Un problema che probabilmente l’Asl di Vercelli affronterà chiudendo degli ambulatori territoriali come a Santhià e Borgosesia».

Tanti timori

Insomma il timore è che con meno medici, le liste d’attesa per fare una lastra si allunghino e, in generale, i servizi siano meno efficienti.
«Deve innanzitutto far riflettere – prosegue Tiramani – perché ben cinque persone vogliano lasciare di colpo il reparto. Evidentemente c’è un problema che l’Asl dovrebbe verificare, molto simile a quanto accaduto nei mesi scorsi nel reparto di ginecologia di Borgosesia, dove diversi medici hanno chiesto la mobilità verso altre strutture. Viene quindi spontaneo – conclude Tiramani – chiedersi che revisioni facciano costantemente con i primari e se la direzione ha ben chiara la situazione tra i primari dei vari reparti e i medici ospedalieri. È per noi impensabile, alla luce di questo, privare i cittadini di alcun servizio e chiediamo al direttore generale, Chiara Serpieri, di attivarsi al più presto per evitare ulteriori disagi alla cittadinanza».

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *