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Allarme siccità: in Piemonte già 170 comuni in crisi. Nel Novarese rubinetti chiusi di notte
Allarme siccità: in Piemonte già 170 comuni in crisi. Nel Novarese rubinetti chiusi di notte. Chiesto lo stato di calamità per l’agricoltura.
Allarme siccità: in Piemonte già 170 comuni in crisi. Nel Novarese rubinetti chiusi di notte
E’ allarme rosso per l’agricoltura e per gli usi domestici. In Piemonte l’emergenza acqua ha indotto la Regione a chiedere ufficialmente lo stato di calamità e a prendere provvedimenti eccezionali.
Si tratta di una crisi idrica peggiore di quella del 2003, tanto che il Po ha una portata d’acqua inferiore del 72 per cento di quella naturale. La criticità riguarda l’acqua di sorgente, perché non c’è neve sulle montagne.
Stretta sugli usi domestici
Al momento in Piemonte sono ben 170 i comuni con ordinanze adottate contro l’uso improprio di acqua (vale a dire: vietato lavare l’auto, innaffiare l’orto e via dicendo). Nel Novarese la situazione più critica, con 10 comuni che hanno anche dovuto ricorrere all’interruzione notturna della fornitura.
A Fontaneto d’Agogna, Cressa, Cureggio e Suno si è già intervenuti con le autobotti per rifornire gli acquedotti. Ma anche Cavallirio, Boca e Maggiora sono in fascia di rischio.
A Biella e Vercelli sono 9 i comuni con ordinanze emanate o in via di emanazione, e 12 interventi con autobotte.
Per ora niente razionamenti di giorno
Razionare l’acqua anche di giorno non è una misura attualmente sul tavolo, ma è importante la consapevolezza della complessità della situazione, mettendo in campo un comportamento saggio e virtuoso sul modo di usare l’acqua.
Stato di calamità per l’agricoltura
Per il comparto agricolo il Piemonte ha chiesto lo stato di calamita naturale, che consente di agire in tutela degli agricoltori nel caso di danni, che già ci sono e che bisogna evitare si prolunghino.
Foto d’archivio
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