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Altro medico in pensione senza sostituto. Mille pazienti “orfani” tra Grignasco e Romagnano
L’Asl apre un ambulatorio distrettuale a Gattinara.
Altro medico in pensione senza sostituto. Mille azienti “orfani” tra Grignasco e Romagnano. L’Asl aprirà un ambulatorio distrettuale a Gattinara.
Altro medico in pensione senza sostituto. Mille pazienti “orfani” tra Grignasco e Romagnano
Un altro medico storico va in pensione e manca il sostituto. L’Asl Vercelli aprirà così il terzo ambulatorio distrettuale per andare incontro ai pazienti rimasti senza dottore. Ad andare in pensione è il dottor Gianfranco Bargeri, con pazienti nella zona di Prato Sesia, Romagnano e Grignasco.
Nel 2015 aveva dato la sua disponibilità ad aprire un ambulatorio a Romagnano pendendo il posto del dottor Cesare Colli Vignarelli, trasferitosi all’epoca a Novara. Nel 2020 aveva ricevuto il riconoscimento “Romagnanese dell’anno”, insieme a Gabriele Sganzetta, Maria Cristina Rossi, Monica Caggiero, per il suo impegno in prima persona nell’epoca Covid.
Soluzione ambulatorio distrettuale
Per far fronte al pensionamento del dottor Gianfranco Bargeri, il distretto dell’Asl di Vercelli ha cercato un medico disponibile a sostituirlo, ma non l’ha trovato. Unica soluzione (si spera provvisoria) è quella di un nuovo ambulatorio distrettuale per supportare i pazienti temporaneamente scoperti, circa un migliaio.
L’ambulatorio sarà aperto all’ospedale di Gattinara a partire da domani, lunedì 2 ottobre. Per questa sola giornata, l’accesso sarà libero dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 19. Da mercoledì 4 ottobre l’ambulatorio sarà accessibile previa prenotazione telefonica. Il servizio di prenotazione telefonica è attivo dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 15 al numero 366.9357.217.
Il terzo ambulatorio
Quello dei Comuni novaresi della Valsesia è il terzo ambulatorio distrettuale dopo quelli della Casa della salute di Varallo e dell’ospedale di Borgosesia, una soluzione che la Regione sta attenzionando proprio per sopperire alla cronica mancanza di medici di base, specie nelle zone montane e meno popolose.
I dati regionali
Secondo quanto emerge da un’analisi della Fondazione Gimbe, al primo gennaio 2022, “ritenendo accettabile un rapporto di 1 ogni 1.250 assistiti”, se ne stima una carenza di 2.876 unità ed entro il 2025 se ne perderanno oltre 3.400. Tra le regioni più in difficoltà c’è il Piemonte, con una carenza di 229 medici. In Piemonte il 42,3% dei medici supera il massimale di 1.500 assistiti, un dato lievemente peggiore rispetto alla media nazionale (pari al 42,1%). Anche il numero medio di assistititi per ciascun dottore è più alto (1.352 contro i 1.307 del resto d’Italia). La situazione è in generale peggioramento, perché entro il 2025 si stima che si perderanno altri 200 medici.
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Aldo
1 Ottobre 2023 at 12:44
Bisogna aprire il numero dei concorsi e non lasciarli andare all’ estero e pagarli di più , poi i medici ci sono.