Attualità
Aperitivo disobbediente: c’era anche un cittadino di Valdilana
Aperitivo disobbediente da Valdilana a Chivasso, nella torteria ormai nota per avere scelto di ignorare le chiusure anti-Covid.
Aperitivo disobbediente
L’ormai nota torteria di via Orti di Chivasso richiama persone anche da Valdilana per l’”aperitivo disobbediente”. Il locale è diventato famoso per la protesta messa in piedi dalla titolare che nonostante decine di multe e ordinanze di chiusura continua a lavorare non rispettando il coprifuoco e le disposizioni anti Covid. I clienti possono entrare senza problemi come avveniva prima dell’emergenza pandemica.
La protesta
All’aperitivo disobbediente in programma sabato a Chivasso Piero Gaito non ha voluto mancare. A suo modo, già durante il primo lockdown, aveva organizzato una protesta in centro a Mosso rimediando alcune multe per non aver rispettato le disposizioni anti Covid.
Appena ha saputo dell’iniziativa della titolare della “Torteria” di via Orti a Chivasso, diventata ormai un simbolo per chi si ribella alle chiusure disposte dall’emergenza Covid e a tutte le norme su distanziamento e misure di prevenzione, ha deciso di aderirvi.
“Restrizioni ingiuste”
«E’ giusto finirla con queste restrizioni – spiega – che non fanno altro che danneggiare l’economia e privare i cittadini delle proprie libertà. Siamo uno stato di diritto e una democrazia, qui si stanno ribaltando i valori della nostra Costituzione e il brutto è che lo stanno facendo passare come una cosa normale».
“Solidarietà alla titolare”
«La titolare della “Torteria” in quest’ultimo periodo ne ha viste di tutti i colori, ha avuto multe, ordinanze di chiusura, ma deve lavorare. E’ un esempio di come la gente non ce la fa più a resistere. E’ da oltre un anno e mezzo che andiamo avanti con questo modo di agire».
Ancora venerdì la “Torteria” aveva avuto un provvedimento di chiusura disposto dalla prefettura per la durata di cinque giorni. Si tratta tra l’altro del quinto ordine di chiusura ricevuto in questi mesi dalla titolare del lo cale.
In negozio
Ma Rosanna Spatari non si è fermata neppure stavolta. «Ero ancora in negozio perché ormai vivo qui, a casa non ho la luce, quando mi hanno notificato l’ordinanza, ma io vado avanti – ha raccontato in diretta Facebook -. Non darò mai nessun tipo di potere al prefetto. Io ho presentato le mie denunce in procura».
E sabato sera all’aperitivo disobbediente hanno partecipato almeno una settantina di persone, non solo di Chivasso ma arrivano un po’ da tutto il Piemonte per aderire alla protesta di chi è ormai esasperato dalle restrizioni e dalle regole imposte per il Covid.
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