Attualità
Area industriale, battibecco tra Rotti e Tiramani
Scontro in consiglio sul flop del sito di Plello, rimasto invenduto e costato 4 milioni
L’area industriale di Plello, rimesta completamente invenduta, dà origine a un botta e risposta in sede di consiglio comunale a Borgosesia. Ad attaccare la vecchia amministrazione è stato l’assessore al patrimonio Paolo Tiramani: «Vorrei ricordare che, oltre ai 2 milioni che la Regione ci chiede indietro, il Comune ne ha messo un altro per l’urbanizzazione. E a questa somma bisogna aggiungere le spese che si dovranno affrontare per le cause tuttora in corsa con due proprietari a cui è stato espropriato il terreno. Alla fine i costi raggiungeranno i 4 milioni di euro a fronte di un’area industriale che è vuota».
Sono due, per Tiramani, gli errori legati all’opera: «La colpa principale è il luogo: è stato sbagliato pensare di edificarla a Plello – sostiene -. E poi, è stato un errore l’esproprio dei terreni a costi indecenti che ha innescato le cause di risarcimento che ora ci troviamo sulle spalle». Per Corrado Rotti, sindaco ai tempi della nascita dell’area industriale, ora sui banchi di minoranza, è una lettura sbagliata: «Erano altri tempi: l’area di Plello era stata pensata nel 2003 – ha detto in consiglio -, nessuno poteva immaginare che di lì a pochi anni ci sarebbe stata una crisi cosi pesante, e che prosegue tuttora. Le prospettive sono cambiate in maniera incredibile, nessuno poteva prevederlo: se ci fossero state le avvisaglie mai avrei messo in campo quest’opera, mai mi sarei sbattuto in Regione per ottenere finanziamenti. E ne è prova che in tutto il Piemonte sono una trentina i Comuni nella nostra stessa situazione». In ogni caso, adesso Borgosesia si appresta a restituire i 2 milioni alla Regione con rate spalmate su 15 anni.
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