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Armando in piazza a Gattinara per aiutare “Stop solitudine”

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Armando in piazza a Gattinara per aiutare "Vita più"

Armando in piazza a Gattinara per aiutare “Stop solitudine”: ha sperimentato in prima persona l’importanza dell’associazione e ora ricambia l’aiuto ottenuto.

Armando in piazza

In un momento di difficoltà, ha trovato un’associazione ad aiutarlo. Ora che è la stessa associazione ad avere bisogno, lui si è messo in prima linea per dare una mano. La storia di Armando Camellin negli scorsi anni ha toccato i suoi concittadini, tanto che molti, attraverso Stop Solitudine, si sono fatti in quattro per aiutarlo. Senza lavoro e con una situazione famigliare difficile alle spalle, Armando aveva trovato in Stop Solitudine e nei suoi volontari una sponda per ripartire: adesso lavora ed è sereno.

L’associazione in difficoltà

Ora però il sodalizio, che si occupa di persone in difficoltà, è in crisi. La pandemia ha fatto lievitare i costi delle bollette, mentre la crisi economica ha comportato la diminuzione delle entrate. E così, vedendo il momento difficile dell’associazione, Armando è sceso in piazza. Un banchetto con tanto di cartello spiega: “…loro hanno aiutato me e ora io aiuto loro”; lo ha allestito Armando nei giorni scorsi sotto i portici di piazza Italia, offrendo i portachiavi dell’associazione ottenuti da tappi di sughero. Con lui Alfonso Stellato, autore di una ricerca, sfociata in una mostra e in un libro, sulla Ceramica Pozzi. Stellato ha donato a Stop Solitudine alcuni volumi, così che il ricavato possa aiutare l’associazione.

La storia di Armando

Nel 2015 Armando viveva con poco più di 700 euro al mese. All’epoca quarantenne, Armando era impegnato per il Comune nella manutenzione delle strade; un’ attività che gli permetteva di percepire un piccolo reddito di meno 500 euro al mese. Il resto, quasi 300 euro, era costituito dalla pensione di invalidità. Per l’Inps però era troppo “ricco” per ottenere un sussidio. E così gli aveva tolto il sostegno, chiedendogli pure di restituire due anni di pensione, pari a 6000 euro. E’ stato allora che i volontari di “Stop solitudine” avevano avviato una serie di iniziative volte a raccogliere i fondi per pagare il suo debito con l’Inps. La gara di solidarietà aveva coinvolto anche i Comuni limitrofi, permettendo così ad Armando di saldare i conti con l’Istituto di previdenza sociale e pure di pagare un paio di bollette.

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