Attualità
Asl assume personale, ma per il sindacato non basta: «Sanità al collasso»
In queste settimane l’Azienda sanitaria ha avviato 25 concorsi per medici, infermieri e operatori socio-sanitari.
L’Asl Vercelli assume 30 medici, 28 infermieri e quattro Oss, ma il sindacato lancia l’allarme: «La nostra sanità è al collasso».
Asl Vercelli assume personale
Nei giorni l’Asl di Vercelli ha presentato il piano di assunzioni per colmare almeno in parte la carenza di personale. Un impegno che si concretizza nel corso del 2023 con 25 concorsi per medici (in fase di chiusura o in corso dall’inizio dell’anno), per un totale di 30 posizioni da assegnare; e l’assunzione di 28 infermieri e 4 operatori socio-sanitari.
Per 10 infermieri le assunzioni a tempo indeterminato sono già state finalizzate tra gennaio e febbraio, per i restanti 18 avverranno entro il mese di aprile, quando termineranno le assunzioni anche dei quattro Oss. «A questi, si aggiungono tutti gli infermieri e gli Oss già presenti che, anche con la stabilizzazione, sono passati da tempo determinato a indeterminato», puntualizzano dall’Asl.
Nel pubblico sempre meno medici
Sul fronte sanitario il tema della carenza di personale sanitario è ormai un’emergenza, che si è fatta sempre più evidente dopo la pandemia, a seguito del pensionamento di molti medici, non rimpiazzati da nuove leve, «non certo per inerzia nelle assunzioni da parte delle aziende sanitarie, ma per la fuga di molti medici verso il sistema privato – precisa la direttrice generale Eva Colombo –. Stiamo facendo del nostro meglio per far fronte alla situazione e dare risposte ai cittadini, nella speranza di superare questo deficit di mercato dei professionisti sanitari, che durerà ancora almeno tre o quattro anni».
Asl assume, ma per la Cgil è emergenza
Un impegno che però per la Cgil è tutt’altro che sufficiente: «Dal piano di assunzione 2023 si evince che mancano circa 80 medici, circa 200 infermieri e altre decine e decine di altre figure professionali dai tecnici sanitari, Oss, fisioterapisti e altri profili. I numeri presentati con il documento del Piano dei fabbisogni triennale sanciscono lapidariamente la necessità di un piano straordinario di assunzione, che vada oltre il turn over, che peraltro a oggi fatica a essere garantito».
Insomma, i bandi dell’Asl previsti per questi mesi sarebbero ampiamente insufficienti. Ma non solo. Secondo Mariella La Terra della Funzione pubblica Cgil Vercelli Valsesia «il piano presentato dall’Asl Vercelli parrebbe un mero esercizio di numeri perché non supportati da copertura economica».
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Dove sono le persone specializzate?
A oggi, di contro, si continua a chiedere agli operatori della sanità continui sacrifici che non possono essere neanche più ammantati dalla retorica che si è fatta sugli eroi del Covid. La prova della carenza strutturale del personale è che attualmente per alcuni servizi quali: blocco operatorio, neurofisiopatologia, servizio prevenzione i lavoratori che vi operano sono costretti, ormai da anni, a fare un numero di reperibilità oltre quanto consentito dal contratto e con turni di chiamata che coincidono con turni di lavoro ordinari. Sempre più spesso si dispongono nei reparti di degenza turni di 12 ore e sono frequentissimi i richiami da ferie e riposi.
Prosegue La Terra: «Stiamo assistendo a una serie di annunci, dall’apertura dalla rianimazione di Borgosesia, all’ampliamento del Dea di Vercelli, al futuro ospedale-Cubo di Vercelli, all’avvio della medicina territoriale con le Case della salute, l’ospedale di Comunità di Gattinara e la telemedicina. Annunci che a oggi vedono scarsi investimenti in termini di personale se non l’utilizzo di personale già in forza. Ci domandiamo se i soldi del Pnrr serviranno a costruire scatole vuote o a riempirle saranno altri soggetti magari privati».
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