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Azienda Crevacuore crea mascherine d’autore per dar voce alle donne vittime di violenza

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Azienda Crevacuore crea mascherine d’autore: il ricavato servirà a finanziare l’associazione biellese “Non sei sola”.

Azienda Crevacuore crea mascherine per sensibilizzare sulla vittime di genere

Una mascherina per dar voce alle donne “imbavagliate” è la nuova iniziativa sociale dell’azienda Yanga di Crevacuore con l’associazione “Non sei sola”. Il progetto “Sinergie: una mascherina per dar voce alle donne imbavagliate” è stato presentato nei giorni scorsi nella galleria Zaion a Biella.
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Collaborazione delle attività biellesi

L’iniziativa nasce da Zaira Beretta, direttore marketing di Yanga, azienda leader del settore medicale dal 1974 sita in Crevacuore, e direttore artistico dello spazio espositivo Zaion a Biella. Alla base c’è l’idea di unire tre mondi del territorio biellese, utilizzando come collante il lavoro dell’artista argentina di fama internazionale Silvia Levenson, per sostenere l’associazione di volontariato “Non Sei Sola” di Biella.

Come acquistare

Le mascherine Yanga, serigrafate in tirature limitate da Silvia Levenson, vengono vendute a 25 euro l’una. Il ricavato andrà devoluto all’associazione “Non Sei Sola” che convertirà le donazioni in aiuti concreti a favore delle donne in difficoltà per aiutarle.

Per acquistare bisogna eseguire un bonifico bancario all’Associazione Non Sei Sola (IBAN: IT31Q0200822300000103444975 – Casuale: Nome e Cognome DONAZIONE PROGETTO SINERGIE). Poi la ricevuta attestante l’avvenuto pagamento deve essere inoltrata all’indirizzo mail nonseisola@gmail.com con il proprio nome, cognome e indirizzo postale per la consegna della mascherina, che verrà recapitata a mezzo posta ordinaria.

Primi pezzi piazzati

La prima tiratura di 100 pezzi è già andata esaurita e l’artista sta realizzando una nuova serigrafia per produrne altre cento, ovviamente la speranza è che la produzione continui per far passare un messaggio importante. L’idea è di procedere di cento in cento pezzi realizzando ogni volta un disegno nuovo nel colore e nella forma.
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Progetto anche social

La mascherina vuole essere quindi un oggetto d’arte, ma anche un messaggio di attenzione nei confronti di un problema sempre più importante come quello della violenza sulle donne. Il progetto è anche social, l’invito a tutti coloro acquisteranno la mascherina è di farsi un selfie e condividere la foto su Facebook o Instagram.

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