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Banchi numerati e comunione con le pinze: le chiese si preparano al ritorno dei fedeli | LE FOTO

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Banchi numerati e comunione con le pinze: le chiese si preparano al ritorno dei fedeli. Le celebrazioni religiose, bloccate per limitare la diffusione dei contagi, torneranno a partire da lunedì 18 maggio, dopo il protocollo firmato dalla Conferenza episcopale e dal Governo, che prevede anche il divieto di stringersi la mano al momento dello scambio della pace, e la presenza di un’organista, ma non del coro.

Banchi numerati e comunione con le pinze: le chiese si preparano al ritorno dei fedeli.

In questi giorni i parroci sono al lavoro per adeguare le rispettive “case del Signore” alle nuove normative. «A Borgosesia – spiega don Ezio Caretti – apriremo soltanto la chiesa maggiore. A partire da lunedì le messe feriali saranno celebrate alle 18.15, così come quella prefestiva del sabato, mentre la domenica gli orari saranno 9, 11 e 18. In parrocchiale, dove ci sarà anche la messa per la festa di Santa Marta del 22, i posti in tutto saranno circa 110 e saranno numerati. E all’ingresso verrà collocato un dispenser con del gel per le mani. Naturalmente bisognerà indossare la mascherina, mentre pavimento e banchi della chiesa saranno disinfettati alla fine di ogni celebrazione. Non si potrà usare il confessionale, ma per il sacramento della penitenza verrà utilizzata la chiesa il sabato mattina». Lavori di adeguamento quasi ultimati a Quarona, dove padre Matteo Borroni, oltre ad aver applicato ai banchi di legno degli appositi segnaposto, ha predisposto un protocollo con tutte le regole da seguire. I fedeli (ne saranno ammessi 64 al massimo), ad esempio, dovranno entrare dalla porta laterale a destra, indossare la mascherina, disinfettare le mani con il gel all’ingresso, sedersi nei banchi dove è presente il cartello verde, mantenendo la distanza di un metro lateralmente e frontalmente. Sul pavimento centrale presenti delle linee con nastro per mantenere la distanza mentre si è in fila per la comunione. Per l’uscita, infine, si utilizzeranno due varchi: dalla porta laterale destra usciranno tutti coloro che sono seduti a destra guardando l’altare, mentre dalla porta centrale usciranno tutti gli altri. Le porte saranno già aperte per evitare di toccarle.

A Grignasco

Cambia volto in queste ore anche la parrocchiale di Grignasco, dove i banchi sono stati separati per garantire la distanza sicurezza, mentre entrata e uscita saranno delimitate da un divisorio. Ed è stato proprio il parroco don Enrico Marcioni ad attaccare ai banchi i biglietti con i numeri che serviranno a indicare i posti che i fedeli potranno occupare.

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are ai banchi i biglietti con i numeri che serviranno a indicare i posti che i fedeli potranno occupare.

A Varallo

A Varallo regole particolari per ciò che riguarda la comunione: «Per mettere l’ostia nelle mani dei fedeli – anticipa don Roberto Collarini – verrà utilizzata una pinzetta, che è più funzionale rispetto ai guanti monouso. In fila si dovrà rispettare la distanza di sicurezza e per questo sul pavimento verranno collocate delle strisce bianche. Nella collegiata saranno ricavati 100 posti a sedere, nella chiesa della Madonna delle Grazie 40, a Valmaggia ci saranno dei segni bianchi sui banchi, mentre di solito nelle altre frazione non ci sono mai più di 15 persone. Durante le messe, ciascuno dei lettori avrà un microfono diverso, mentre volontari con giubbotto giallo daranno le informazioni. All’ingresso dispenser con il gel».

Riapre la chiesa di Santa Maria delle Grazie: sarà possibile visitarla dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18, solo questa settimana.

A Gattinara

Don Franco Givone spiega invece come funzioneranno le messe a Gattinara: «La nostra chiesa parrocchiale è molto grande, ma dai 500 posti a sedere soliti si scenderà a 200, numero comunque più che sufficiente. Ci stiamo organizzando anche per disinfettare la chiesa, grazie a un gruppo di volontari. Altri invece si occuperanno di controllare l’accesso e il deflusso dei fedeli, che troveranno all’interno della chiesa dei segnaposto colorati. Le porte saranno aperte per garantire adeguata areazione».

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