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Biblioteca di Varallo saluta Rosella Quazzola: ci mancherai

Parole d’affetto verso la ex dipendente del Comune deceduta nei giorni scorsi a soli 65 anni.

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rosella quazzola varallo

Biblioteca di Varallo saluta Rosella Quazzola: ci mancherai. Riceviamo e pubblichiamo dalla biblioteca civica di Varallo un ricordo di Rosella Quazzola, dipendente comunale ed ex direttore di Casa Serena, deceduta improvvisamente giovedì scorso a 65 anni.

Biblioteca di Varallo ricorda la donna mancata nei giorni scorsi

«Ci eravamo salutate martedì dopo aver concluso l’articolo sulla consegna al Comune di Varallo dell’esclusiva Bandiera di Comuni Fioriti. Eri molto soddisfatta di aver raggiunto tutti gli obiettivi per arrivare a quella meta così prestigiosa. Svolgevi il tuo lavoro con passione, la stessa che manifestavi nei confronti dei ragazzi che venivano a informarsi per il bonus patente.

L’impegno per la comunità

Don Roberto l’ha sottolineato nel ricordarti: avevi iniziato la tua carriera lavorativa con gli anziani, occupandoti del coordinamento di Casa Serena, la grande struttura nata alle porte di Varallo per ospitare anziani auto e non autosufficienti, li conoscevi uno per uno, durante la pandemia eri stata attentissima, rigorosa nel rispetto e nell’applicazione delle norme anti-Covid, ti sentivi responsabile nei confronti di quelle persone così fragili e li avevi protetti in maniera ineccepibile, ma negli ultimi anni avevi unito l’impegno verso i più giovani, come responsabile dell’ufficio Informagiovani, collocato nel cuore della biblioteca.

Una amicizia

Tra noi era nata una intensa collaborazione, ma prima di tutto un’Amicizia. Leggevi molto, saggistica, soprattutto psicologia, la mente umana con i suoi misteri ti affascinava, cercavi di capire le ragioni di certi comportamenti per prevenirli, o arginare i danni. La psicologia dell’età evolutiva era uno di tuoi temi preferiti da quando era nata Sofia, la tua amatissima nipotina bionda con gli occhi grandi e azzurri: sognavi di accompagnarla nella crescita, gioivi per ogni sua conquista, ne parlavi spesso, coinvolgendoci nei suoi progressi.

Nessuno di noi avrebbe immaginato che stavi per lasciarci in quel modo repentino che mi avevi raccontato essere stato la sorte dei tuoi genitori.

Sarai un nuovo angelo, molto speciale, l’angelo degli abbracci, quelli che ci mancheranno molto».
Piera, Valentina e tutti i volontari
della biblioteca

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