Attualità
«Biblioteca, il Comune di Grignasco si chiarisca le idee»
Intervento dei promotori della petizione contro il trasloco della struttura
«Lo spostamento della biblioteca è deciso in maniera definitiva oppure no?». A chiederselo sono i promotori della petizione contro il trasloco della struttura, Gianni Zanellato, Angela Miccone e Franca Negri. Il documento consegnato in municipio contava 1.035 firme. «All’inizio del mese di luglio la giunta comunale ha espresso con una delibera la propria posizione nei confronti della petizione popolare contro lo spostamento della biblioteca – spiegano i tre -. Con questa delibera, che è stata inviata anche a noi, la giunta ribadisce i propri atti di indirizzo, ovvero conferma la volontà di “non modificare e di non annullare i provvedimenti presi relativi allo spostamento della biblioteca presso i locali già adibiti alla sala mostre nell’immobile delle scuole”».
Per i promotori, però, questo «va in contrasto con quanto espresso pubblicamente dal sindaco nel consiglio comunale del 12 luglio scorso – proseguono -. In questa sede il primo cittadino ha dichiarato che le delibere in questione erano solo “atti di indirizzo”, che non erano ancora state prese decisioni definitive e che, una volta predisposto un progetto, esso sarebbe stato oggetto di confronto con la cittadinanza. La dichiarazione del sindaco ci aveva indotto a un certo ottimismo verso una soluzione che tenesse conto delle motivazioni espresse nella petizione. Ci sembra doveroso a questo punto che venga chiarito a quale dei due orientamenti i sottoscrittori debbano attenersi».
I promotori della petizione, comunque, sperano ancora «che le parole del sindaco siano espressione di una reale volontà di confronto con quanti hanno manifestato, con la loro firma, che la concezione che aveva guidato gli amministratori di allora nella scelta della collocazione e della struttura architettonica della biblioteca, rimane tuttora valida – concludono -. Lo hanno dimostrato negli anni la buona frequentazione e l’apprezzamento dei cittadini per un luogo considerato comodo, gradevole, accogliente e soprattutto appropriato».
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