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Bobba: “La montagna, ottimo luogo per accogliere i migranti”

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“Dobbiamo utilizzare fondi e incentivi dell’Unione europea per inserire meglio e di più gli immigrati nelle filiere produttive, convertendo quello che oggi appare un problema in una risorsa per territori che non conoscono ricambio demografico e patiscono la desertificazione produttiva”.

Così il sottosegretario al Lavoro e membro dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, Luigi Bobba, a commento dei dati elaborati e presentati dalla Fondazione Montagne Italia. 

Dallo studio è emersa una montagna capace di accogliere più delle aree urbane, creando progetti dal basso tra i Comuni, l’associazionismo, il volontariato e le parrocchie. Altro che “invasione” dunque: gli immigrati stanno rimpiazzando la manodopera autoctona integrandosi sia nelle filiere di produzione agroalimentari sia per quanto riguarda le manutenzioni ambientali e la cura del territorio. Per questo l’Intergruppo si è fatto portavoce di un appello, al presidente Renzi e al ministro Alfano, affinché si attuino politiche nazionali di supporto ai Comuni usando i fondi già a disposizione. “Perché – precisa Bobba – è certamente meglio impiegare gli immigrati per manutenzioni territoriali e azioni ambientali anziché tenerli fermi nei centri di accoglienza”. 

In Piemonte, lo ricordiamo, gli stranieri residenti sono 425.448 ma la popolazione straniera residente in montagna è pari a 51.296 persone; in provincia di Vercelli 14.009, nelle zone di montagna 1.754; in provincia di Biella  10.488, nelle zone di montagna 5.005.

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