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Bolla di caldo eccezionale su tutta Europa

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Bolla di caldo eccezionale su tutta Europa. In zona le temperature massime continuano a salire oltre i 20 gradi.

Bolla di caldo eccezionale su tutta Europa

Almeno fino a domenica 30 ottobre in Valsesia e dintorni le temperature massime continueranno a superare i 20 gradi. Un caldo certamente anomalo che riguarda comunque gran parte del continente europeo.

«Dopo l’estate più calda mai registrata in Europa, anche l’autunno sembra proseguire questo trend con temperature che si mantengono frequentemente sopra la media – spiega il meteorologo di 3bmeteo.com Edoardo Ferrara -. Nei prossimi giorni assisteremo ad una nuova poderosa risalita dell’anticiclone africano sul Vecchio Continente, con una ondata di caldo decisamente fuori stagione dapprima soprattutto tra Spagna e Francia, successivamente anche Olanda, Belgio, Germania, Polonia, Danimarca, area alpina. Entro Ognissanti l’aria calda africana potrebbe raggiungere persino Scandinavia e Baltico».

Una situazione allarmante

«Stiamo vivendo una situazione che non ha assolutamente nulla di normale – commenta Matteo Miluzio, che gestisce la pagina web “Chi ha paura del buio?” – . Un quadro allarmante, una situazione che dovrebbe essere la notizia del giorno, ormai da giorni, e che sarebbe normale solo se fossimo sul finire dell’estate e non a ridosso del mese di novembre. Sì, perché le condizioni meteorologiche che stiamo sperimentando entreranno di diritto negli annali della climatologia europea. A preoccupare non è solo il valore intrinseco delle anomalie di temperatura, quasi fuori scala su alcune aree europee. A preoccupare è l’eccezionale insistenza di una configurazione atmosferica talmente perdurante da essere percepita quasi come normalità ma che normale non è per niente».

Preoccupante è anche la drastica riduzione delle piogge: un mese normalmente piovoso come ottobre si sta chiudendo con un bilancio magrissimo.

«Sui giornali o in televisione si arriva quasi a definire “bello” questo tempo, con festanti persone in spiaggia o in maniche corte in città del nord… In realtà ci addentriamo in scenari a noi totalmente ignoti e inesplorati. E lo facciamo in modo del tutto impreparato, come se le conseguenze di queste pesanti anomalie fossero un problema di qualcun altro in un lontano tempo futuro. No, non è così: il problema è nostro, ora, in casa nostra».

 

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