Attualità
Borgo calcio clamoroso ricorso: scambio di persona nella scazzottata con l’Ivrea
Borgo calcio smentisce la ricostruzione: «Giorgio Romei non ha alcuna responsabilità nella rissa».
Borgo calcio, la rissa
Ricorso dopo la vicenda del mese scorso che ha coinvolto le squadre dell’Ivrea Banchette e del Borgosesia: «Il nostro tesserato Giorgio Romei non ha fatto scoppiare alcuna rissa in campo». La società Borgosesia calcio ha presentato ricorso contro la squalifica fino al 31 gennaio 2020 inflitta la proprio calciatore dal giudice sportivo. Il giovane under 17 si è trovato suo malgrado coinvolto nella vicenda, quando è uscito il comunicato della Federazione è rimasto sorpreso in quanto è stato additato come responsabile della rissa quando in realtà non c’entrava nulla.
“Punito ingiustamente”
«Il Borgosesia Calcio – si legge in una nota della società – intende portare in evidenza la propria versione dei fatti in merito a quanto accaduto il 13 ottobre nella partita Ivrea Banchette-Borgosesia del campionato Under17. Gara sospesa a 4 minuti dalla fine per un parapiglia scoppiato tra alcuni giocatori, a fronte del quale il giudice sportivo ha comminato la sconfitta a tavolino per entrambe le squadre e la squalifica per cinque turni al nostro tesserato Giorgio Romei». In realtà il giocatore, secondo la versione della società, non ha preso parte alla rissa e non l’ha fatta scoppiare. Ben differente la cronaca della vicenda fatta dall’arbitro nel suo referto trasmesso in federazione. Il direttore di gara avrebbe preso quindi un abbaglio. Il Borgosesia calcio però rigetta la versione dell’arbitro: «Il nostro calciatore è completamente estraneo ai fatti contestati e quindi ingiustamente punito, la società Borgosesia Calcio ha provveduto tempestivamente a presentare ricorso presso la Corte d’Appello della Figc e a individuare chi effettivamente era coinvolto».
Provvedimenti per i responsabili
Chi ha causato il parapiglia è già stato individuato dalla società e il Borgosesia calcio ha preso i dovuti provvedimenti: «Anche alla luce del regolamento interno rivolto ai propri atleti la società Borgosesia calcio ha provveduto a punire i due tesserati colpevoli dei fatti accaduti con una sospensione da qualsiasi attività sportiva promossa dal Borgosesia Calcio, sino a tutto il 31 gennaio 2020, indipendentemente da qualsiasi eventuale provvedimento del giudice sportivo». Nella nota la società ribadisce il proprio fair play: «Il Borgosesia calcio prende le distanze da qualsiasi atto di violenza dentro e fuori dal campo e promuove con forza il rispetto delle regole, degli avversari, dei direttori di gara e del fair play».
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